Leggi il settimanale

Con la Spagna campione del mondo Zapatero si salva in corner dalla crisi

José Luis Zapatero salvato dal pallone. La vittoria della Spagna nella coppa del mondo di Sudafrica 2010 è una manna per il premier iberico che da mesi non fa altro che dover contrastare le accuse sul crollo economico del suo Paese. Secondo alcuni dati pubblicati dal quotidiano spagnolo El País, l’economia spagnola entro la fine dell’anno dovrebbe registrare l’aumento sensibile del Pil proprio grazie all’effetto benefico del successo calcistico ottenuto in Sudafrica.
A dare una mano al Paese sarebbe l’aumento dei consumi legati al calcio: memorabilia della Nazionale, soprattutto, ma anche alimentari e alcolici che l’euforia per la vittoria della coppa ha spinto in avanti. Secondo El País e però anche secondo El Mundo, i consumi continueranno a crescere, tanto che il ministro dell’Economia iberico, Elena Salgado, in questi giorni sarebbe apparsa felice come mai le era accaduto negli ultimi 12 mesi. Anche il ministro dell’Industria, Miguel Sebastian, sostiene che l’economia di Madrid avrà un’impennata grazie ai benefici emotivi e sociali che la coppa del mondo alzata da Iker Casillas nel cielo di Johannesburg porterà alla Spagna.
Tutti felici, allora. I ministri e ovviamente anche Zapatero. Il suo governo è ai minimi storici nei sondaggi in un Paese con un tasso record Ue del 20% di disoccupazione, ha promesso che la vittoria in Sudafrica ora aiuterà la Spagna a uscire dalla crisi. Lunedì pomeriggio, all’arrivo della Nazionale a Madrid, il premier era raggiante. Ha aperto le stanze della Moncloa agli eroi, poi, davanti a un milione di persone nelle strade della capitale e a decine di milioni di spagnoli collegati con Madrid via tv, ha parlato: «Mi congratulo con tutti loro. Questa è la vittoria dei 23 giocatori della squadra, ma anche di tutti quelli che lavorano dietro a questa squadra e di tutti gli spagnoli. Hanno dimostrato di essere i migliori al mondo fuori e dentro il campo», ha aggiunto Zapatero che ha definito l’autore del gol decisivo, Andres Iniesta, «un esempio» per le giovani generazioni e ha ringraziato il ct del Bosque per il suo lavoro. Da grande comunicatore qual è Zapatero ha anche ammesso di avere pianto dopo il gol di Iniesta.
Mentre parlava il premier, i suoi uomini e le sue donne preparavano i piani e le proiezioni sui benefici sulla boccheggiante amministrazione del Paese. Sul fronte della politica interna, il governo ora cavalca la Nazionale dell’unità: fatta da giocatori catalani e madrileni, baschi e asturiani, divisi da inimicizie storiche in campionato ma «fratelli» sotto la maglia delle Furie Rosse, come un esempio per il Paese. «Favoriamo una migliore integrazione fra le comunità autonome del Paese», ha detto il ct Del Bosque, mentre Zapatero annuiva gongolando per l’ossigeno che questa vittoria gli dà oggi nella sfida del contenimento degli istinti autonomisti di Catalogna e Paesi Baschi. Soprattutto, però, il clan Zapatero è convinto che l’onda del Mondiale ridia slancio alla stanca e ferma economia iberica. La vicepremier e ministro dell'Economia Elena Salgado ha annunciato che l'effetto-Roja farà crescere «dentro e fuori la fiducia nel nostro Paese» e il ministro dell'Industria Miguel Sebastian ha pronosticato un aumento del Pil dello 0,7%. Il ministro degli Esteri Miguel Angel Moratinos si è detto invece «sicuro» che cresceranno gli investimenti e le esportazioni grazie alla «poderosa» vittoria delle Furie Rosse.
Ieri il Wall Street Journal ha addirittura alzato le stime sull’aumento del Pil: secondo il quotidiano della finanza americana, Madrid potrebbe crescere anche dell’uno per cento da qui alla fine dell’anno e cioè in cinque mesi.

Ma, a differenza di Zapatero e dei suoi ministri, gli analisti del quotidiano di Rupert Murdoch sostengono che il risultato sarà immediato, ma non lascerà in eredità nulla nel lungo periodo. A Zapatero e ai suoi basta che duri un anno e mezzo: nel 2012 si vota.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica