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Spagna, vietato fallire ancora ma occhio ai veloci honduregni

Johannesburg Il destino a medio e lungo termine della «Roja» passa dal terreno dell’Ellis Park Stadium di Johannesburg, dove il Sudafrica vinse la Coppa del Mondo nel 1995. Storia raccontata nel recente film Invictus, evocato anche dal quotidiano Marca. La squadra di Del Bosque non può sbagliare di nuovo: con la Svizzera è arrivata il primo ko dopo 13 partite. E qualcuno in patria ha parlato di un salutare bagno di umiltà di cui le «Furie Rosse» avevano bisogno. Del Bosque ha detto di temere la velocità dei centroamericani che nelle ripartenze possono diventare assai pericolosi. Dunque, la Spagna dovrà evitare di concedere spazi e dovrà fare attenzione al genoano David Suazo, un abile contropiedista-finalizzatore. Il ct spagnolo non farà rivoluzioni, l’unico dubbio è sull’utilizzo di Fabregas.

L’Honduras che ha in rosa i tre fratelli Palacios (Wilson, Johnny e Jerry), una specie di record, non ha niente da perdere, anche se ha vinto solo 2 delle 8 partite di avvicinamento al Mondiale e al debutto con il Cile non ha certamente brillato.

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