Spalletti esonerato e Totti ko: una radio beffa i tifosi giallorossi

RomaSpalletti esonerato, Totti infortunato. La notizia choc arriva dalle frequenze dell’emittente romana Power Station. La notizia è ovviamente falsa, ma per un’ora viene resa credibile con i collegamenti da Trigoria e con l’intervento telefonico dell’ex Cappioli, il presunto sostituto insieme a Mazzone. Tifosi in tilt, sms preoccupati alla trasmissione, poi la confessione dei conduttori.
Lo scherzo scuote la tranquilla vigilia dei giallorossi di un derby al contrario. «Arriviamo a questa sfida come ci è arrivata la Lazio negli ultimi anni», ammette Spalletti. Ovvero all’inseguimento e quindi nel ruolo di sfavorita. Se guardiamo i numeri, in otto mesi (dall’ultimo derby del marzo scorso) la Roma è passata dal +27 al -14 sui «cugini». Colpa del deludente avvio di stagione tra sconfitte e infortuni a raffica, contestazioni e incomprensioni interne. «Il derby è una partita che può aprire scenari totalmente diversi», dice il tecnico. Sa che la Roma ha l’assoluta necessità di un risultato positivo, al di là del fatto che si tratti dell’attesa sfida con la Lazio. «È la gara che vorrei sempre giocare per le emozioni e la ferocia agonistica», sottolinea l’allenatore non stupito dalla classifica dei biancocelesti («è la conferma del lavoro fatto insieme alla società»), ma evidenzia che i giallorossi hanno «un potenziale superiore» e che «come si è visto nella gara con il Chelsea, è il fattore psicologico a fare la differenza».
«Nei giorni scorsi Delio Rossi ha detto che si è stupito più a vedere la Roma ad alti livelli che quest’anno in difficoltà», gli riferisce un cronista. Spalletti non cade nel tranello della polemica: «Probabilmente mi ha fatto un complimento, perché significa che abbiamo lavorato bene l’anno scorso. Sono sempre d’accordo con Rossi, un buonissimo tecnico». Stasera non mancheranno Totti, ieri in campo dopo il nuovo allarme al ginocchio, De Rossi con il polso sinistro fasciato e Doni con un cerotto protettivo alla testa, ma non Pizarro, squalificato. E vedere Julio Baptista calciare punizioni a fine allenamento fa sospettare un suo impiego dal primo minuto.
L’ultima battuta Spalletti la riserva a Cassano e alla sua autobiografia.

«Per Diabolik non esistono misure di sicurezza adeguate, ci vorrebbe l’ispettore Ginko per fermarlo... Non conosco il titolo del libro, ma io lo chiamerei il manuale del giovane calciatore, spero venga adottato dalla Figc...».

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