Fabrizio Aspri
A Trigoria le sorprese arrivano dopo Pasqua. E hanno gli occhi azzurri e la classe di Francesco Totti. Il capitano coraggioso, protagonista di un recupero-record, in una sola settimana dispensa emozioni, prodezze e speranze.
Prima il ritorno in campo per lavorare col gruppo e sognare in grande stile. Poi le prodezze e i primi gol, nella cornice delle amichevoli in famiglia giocate sotto gli occhi di tanti tifosi arrampicati sul muro di cinta del fortino giallorosso. E ancora, la visita di Lippi, sbarcato sulle sponde del Tevere per stringere la mano a Panucci, salutare lamico Spalletti e sincerarsi delle condizioni di un campione che avrà il compito di prender per mano lItalia ai Mondiali.
«Ha voluto salutare i ragazzi spiega lallenatore giallorosso e i suoi complimenti alla Roma, come quelli di Sacchi, mi hanno fatto piacere». Già. Anche perché, ironia della sorte, il destino del ct e quello del trainer toscano si sarebbero potuti intrecciare due anni fa. Quando, nelle vesti di direttore tecnico della Juve, Lippi avrebbe scelto proprio «Luciano da Certaldo» per guidare i bianconeri. «Me lo ha detto dopo ironizza - e non lo presi sul serio. Mi ha fatto piacere ma non la considero unoccasione persa. Sono felice di essere a Roma». Diplomatico e sincero. A metter la coccarda alla sei giorni di Totti, sarebbe potuta arrivare perfino la convocazione per la gara con la Sampdoria. Un modo, bello e imprevisto, per riassaporare latmosfera dei grandi eventi. «Abbiamo diverse difficoltà nella composizione dei diciotto convocati -aveva confessato Spalletti in conferenza stampa - e magari a Francesco farebbe piacere venire con noi. Invece di chiamare tanti primavera, potrei portarlo in panchina». Uno scherzo? Assolutamente no. Solo al termine dellallenamento, infatti, dopo un consulto tra tecnico, giocatore e staff sanitario, si è deciso di non annotare il nome del capitano nella lista dei convocati e rinviare levento alla prossima occasione. «Rivederlo in gruppo, fa piacere aveva aggiunto lallenatore per non caricare lattesa - ma attenzione a non commettere errori: il desiderio di fargli bruciare le tappe, non lo capisco. Limportante è che guarisca bene, che tutto proceda in maniera graduale. Se poi ci mette una settimana in più, è poco importante». Come dire: Spalletti ha metabolizzato linput di Lippi. Il ct. ha chiesto espressamente di non pigiare il pedale sullacceleratore e di seguire un iter logico, rispettando tempi e modalità. In modo da consentire al giocatore di tagliare il nastro dei Mondiali al top della forma.
«Francesco ha delle qualità naturali prosegue - ma deve lavorare con calma. Se giocherà la finale di andata di Coppa Italia? E presto. Per me conta che sia campione in campo e non nei recuperi». Come volevasi dimostrare. Sotto gli occhi di Totti la Roma riparte dal pareggio di Palermo: una spartizione dal sapor di suicidio. «Avevamo la partita in mano tuona - ma niente è perduto per il quarto posto. Dobbiamo far leva sullentusiasmo. La Samp sta attraversando un momento difficile. Ma cè casualità nei suoi risultati negativi. Dunque...».
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