Sparks tra electro-disco e teatralità

Il duo americano in arrivo al Tam: un viaggio tra le loro hit

Sparks tra electro-disco e teatralità
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Nel calendario musical-estivo spuntano anche gli Sparks, che saranno in concerto gli Arcimboldi martedì sera. Giusto per ricordare: è un duo americano formato nel 1971 dai fratelli Ron e Russell Mael a Los Angeles, noti per l’approccio eccentrico alla scrittura. La loro musica è spesso accompagnata da testi sofisticati e aspri, talvolta contenenti riferimenti letterari o cinematografici. Questo, insieme alla loro presenza scenica peculiare e teatrale, ne ha fatto negli anni uno degli act maggiormente rilevanti e influenti nella scena pop.

Ron e Russell Mael, entrambi studenti dell'Ucla, iniziarono a fare musica insieme alla fine degli anni Sessanta, originariamente sotto il nome di Halfnelson. Fu clamoroso il modo in cui il loro debutto a «Top Of The Pops» con «This Town Ain’t Big Enough For Both Of Us» sbalordì un’intera generazione. La loro carriera ha attraversato molte fasi, tra cui art rock, glam, big band swing, electro-disco, new wave e synthpop, incluse collaborazioni eclettiche con Todd Rundgren, Les Rita Mitsouko, Tony Visconti, Franz Ferdinand e Giorgio Moroder. L’influenza della «più grande band di cui non hai mai sentito parlare» o «della band preferita della tua band preferita», è stata riconosciuta da generazioni successive di artisti: dai Joy Division agli Smiths, dai Duran Duran ai Depeche Mode, dai Blur a Bjork, fino a Beck e oltre.

La loro influenza è tale che come ha recentemente dichiarato il super-produttore Jack Antonoff «tutta la musica pop è riarrangiata dagli Sparks». L’ultimo album della band, «The Girl Is Crying in Her Latte», è stato pubblicato nel 2023 tramite Island Records.

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