Roberto Castelli, l'ex ministro della Giustizia ora capogruppo della Lega Nord al Senato, considera «inaccettabile» l'annuncio del procuratore aggiunto Armando Spataro che non intende rispettare i due decreti sullordinamento giudiziario in vigore fra pochi giorni (incluso il divieto per i magistrati di partecipare a manifestazioni politiche), perché il governo è deciso a sospenderli in tempi brevi. Secondo Castelli, non ci dovrebbero essere sanzioni per le toghe che partecipano a dibattiti sul referendum costituzionale, ma per chi annuncia che non applicherà una legge sì, e parla di golpe. «Non sarei - ha spiegato a Radio Padania - per sanzioni disciplinari se un magistrato dichiara la sua posizione sulla riforma costituzionale». Diverso però è «l'atto di sfida di certi magistrati che hanno detto io della legge me ne faccio beffe». Questa, secondo Castelli, «è una dichiarazione con risvolti di natura disciplinare: nessun magistrato può dire c'è una legge, ma siccome dura poco io non la applico».
E quindi «il Parlamento fa le leggi - ha aggiunto Castelli - e i magistrati che devono farle applicare dicono ce ne freghiamo delle leggi che fate: questo è un golpe. È un golpe incruento, ma forse più pericoloso. È come dire tanto comandiamo noi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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