Obiettivo arrivare almeno al 50% della raccolta differenziata entro la fine del 2012. Intendiamoci il limite fissato per legge è del 65% entro il 2012 mentre lUnione europea si accontenta del 50%, ma tantè. Partire da una base del 34% non rende facili le cose. Per potenziare il sistema Amsa sta mettendo a punto un piano, che a breve sarà sottoposto dal vaglio del Comune per il via libera. Tra le novità che presto entreranno nelle case dei milanesi, i cestini «intelligenti», dotatai di microchip collegati con la centrale che permettono di sapere in tempo reale, quando e dove il cestino è pieno, la raccolta dellumido, la sostituzione del sacco nero per lindifferenziato con quello trasparente.
Diversi i problemi da affrontare per incrementare la mole di rifiuti «valorizzati»: carta, ma soprattutto, cartone spesso vengono buttati via. Poi cè una questione di cultura: i milanesi non sono così sensibili al tema. La strategia aziendale pensata dalla neopresidente Sonia Cantoni prevede un «circuito della carta separato, con passaggi di raccolta più frequenti e specifici. Le prime stime dicono che si potrebbe recuperare così il 2,5%». Per incentivare i milanesi a osservare in maniera scrupolosa la differenziazione dei rifiuti, Amsa sta anche pensando di sostituire i sacchi neri per lindifferenziato con sacchi trasparenti: «così sarebbe molto più facile controllare e sanzionare i cittadini». Alla base del mancato rispetto delle regole la scarsa sensibilità e la pigrizia dei cittadini, che potrebbero essere messi in riga con qualche multa. Su 57mila circa sanzioni comminate nel 2010, infatti, 47500 sono dovute allerronea raccolta.
Il sacco trasparente potrebbe aiutare anche nella corretta gestione dellumido che Amsa pensa di introdurre progressivamente in città nel 2012, per andare a regime nel 2014. La raccolta dellumido, infatti, vale il 10% della raccolta differenziata. Non si tratta di una novità assoluta per Milano: lumido venne introdotto con una sperimentazione nel 95/96 poi interrotta, più recentemente venne testata in qualche quartiere due anni fa. Ora potrebbe tornare: per potere servire tutta la città serve però un impianto di valorizzazione, che permetta di produrre concimi per lagricoltura e calore. Al momento gli scarti alimentare della grande distribuzione vengono portati fuori provincia, negli impianti di Bergamo e Verona. Quale migliore occasione per lanciare una nuova campagna di comunicazione, duplice lobiettivo, spiegare le novità introdotte - umido, carta, cestini intelligenti - e rinfrescare la memoria ai milanesi. La speranza è anche quella di ridurre la piaga dei rifiuti abusivi, che costano alla municipalizzata la bellezza di un milione di euro lanno, anche se il fenomeno è più esteso. Sembra infatti che i milanesi abbiano labitudine di abbandonare i rifiuti domestici, quelli per intenderci che dovrebbe ero essere buttati nei raccoglitori condominiali, nei cestini che si trovano per la strada, creando enormi disagi allazienda costretta a effettuare il servizio di svuotamento 7 giorni su 7. Una delle poche città in Europa: «a Berlino lo svuotamento dei cestini - dicono da Amsa - viene effettuato 3 giorni alla settimana, noi da questanno siamo stati costretti a estenderlo 7 giorni su 7».
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