Roma

Spello Nel piatto l’aroma dei fiori

Praline di formaggio caprino con petali di calendule, ricotta con stilli di zafferano e grana, farro saltato con fiori di capperi, pomodori secchi e olive nere, frittata con fiori di zucca e tartufo, strapazzata ai fiori di borragine, marmellata di rosa canina. Ci sono gli aromi e i profumi dell’Umbria nei menu che i ristoranti e i bar di Spello, Cannara, Norcia e Sangemini proporranno ai turisti dal 4 al 6 giugno in occasione delle infiorate del Corpus Domini. Un pasto completo 20-30 euro e, per chi non ama il nuovo, piatti tipici. L’idea di proporre cibi a base di fiori e erbe aromatiche, novità di quest’anno, si lega alla tradizione della cucina povera che utilizzava molte più essenze vegetali di oggi, come finocchio e serpullo usati per le infiorate e in cucina. Ma ha anche una base scientifica. La facoltà di Agraria dell’università perugina ha individuato tra le erbe e i fiori del Monte Subasio circa 80 specie commestibili. Molto diffuse in Italia centrale, le infiorate risalgono all’uso di lanciare fiori durante le processioni e coinvolgono nella loro preparazione tutta la popolazione, dal bozzetto alla «capatura» dei petali, fino alla messa in opera durante la notte fra sabato e domenica.

A Spello, dove si fa festa tutta la settimana, premi per finestre, balconi e vicoli fioriti.

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