nostro inviato a Hockenheim
Stampate sul volto degli uomini Renault ci sono le rughe improvvise della fatica e di una delusione inaspettata per quanto è grande. Dice Flavio Briatore: «Dopo il primo pit stop ho addirittura pensato che non saremmo andati a punti... per cui, ora sono quasi soddisfatto di come è andata finire». Alonso quinto, Fisichella sesto, le gomme Michelin con i buchi, lo spagnolo nervoso di sabato e stranito di domenica mentre spiega che no, «quelli che devono essere preoccupati sono gli altri che inseguono, non io che sono ancora in vantaggio di undici punti», Alonso che si rende conto di non voler guardare in faccia la realtà, Alonso che rinsavisce e aggiunge: «Mi auguro solo che si tratti di problemi di gomme e basta... che non ci siano altri guai».
Sulla stessa lunghezza donda Giancarlo Fisichella che però va oltre: «La macchina era inguidabile; certo, abbiamo avuto problemi di gomme ma temo che una situazione del genere non si possa spiegare solo con le mescole». Riprende patron Briatore: «Comè la situazione? Un disastro». Lo dice sorridendo un poco, troppo poco; segno che i problemi sono molti. «Però il morto si seppellisce quando è freddo - aggiunge, mettendola sul macabro - però adesso, noi e la Michelin ci metteremo a riflettere, a individuare dove sono stati commessi errori, e cercheremo di sistemare le cose. Le scene di panico non servono. Complimenti agli altri, complimenti alla Ferrari».
Il manager piemontese si toglie poi qualche fastidioso sassolino (masso?) dalle scarpe: «Assurdo quanto avvenuto per il nostro mass damper (il dispositivo che aiuta a migliorare la stabilità della vettura ed è stato proibito alla vigilia del Gp, ndr). Assurdo che la Fia abbia impugnato una decisione dei suoi stessi giudici che avevano ritenuto a posto il sistema. Assurdo che altri team, che non sono stati capaci di copiare la nostra idea, abbiano poi soffiato sulla Fia... io, quando a scuola copiavo, prendevo 6 e mezzo e laltro 9. Qui ci sono tanti 6 e mezzo, e intanto la Fia penalizza una squadra che ha un budget inferiore rispetto agli altri ma che aveva avuto una bella idea».
Ce lha con la Ferrari, ma non lo dice. Però, nello sbottare così, ammette per la prima volta quanto il mass damper fosse importante per la Renault (che lo usa dalla fine della stagione 2005) e quanto la sua mancanza, unita al momento difficile della Michelin, possa complicare la marcia mondiale del suo pilota.
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