Bond girl o psicopatica: Rosamund Pike bella e trasformista

Per togliersi di dosso l'etichetta di preda da 007 interpreta un ruolo dark e ambiguo in L'amore bugiardo di David Fincher. E confessa: "Che seccatura le scene di sesso..."

Bond girl o psicopatica: Rosamund Pike bella e trasformista

Una bambola fredda della Grande Mela, educata ad Harvard, al quinto anniversario del suo matrimonio con un bel tipo del Missouri, che la tradisce con un'adolescente, sparisce nel nulla. Non c'è corpo, non c'è sangue e il primo sospettato del probabile omicidio è il marito. Ma Amy, la sposa modello, è morta, o è soltanto andata via, perdipiù incinta? E pensare che Nick, l'uomo della sua vita, le aveva infilato l'anello di fidanzamento in un taccuino, per poi sdraiarla su un tavolo, in biblioteca, a far l'amore con furia.

Benvenuti nell'ambiguo mondo de L'amore bugiardo (dal 18 dicembre in Italia, con Twentieth Century Fox), thriller con una punta di nero firmato David Fincher ( The Social Network , Fight Club ) e interpretato dal premio Oscar Ben Affleck, loffio quando il suo Nick assicura: «Sarò l'uomo che ti avevo promesso di essere». Ma soprattutto da Rosamund Pike, attrice inglese più nota nel suo Paese che nel nostro. Dalla sua, la bella trentacinquenne, ex-Bond girl ne La morte può attendere (2002), ha una notevole presenza fisica e una certa bravura nel tratteggiare la psicopatica che morde al labbro, se bacia. «Il mio personaggio è molto complicato e c'è chi se ne sente disturbato e respinto. È il tipico personaggio femminile, camaleontico e pieno di rabbia, però non è isterica, né strilla. Mi piace camminare su questa linea sgradevole, con il film provocatorio di Fincher», dice Rosamund, vestita di nero da capo a piedi.

Magari cerca di dissimulare, con un'immagine da dark lady, la sua seconda gravidanza, che porta a termine proprio mentre comincia il can-can della promozione. Tanto, il compagno Robie Uniacke, uomo d'affari ultracinquantenne, e il primogenito Solo seguono comunque i suoi ritmi. «Quando feci il provino per Miranda Frost, ai tempi di 007, ero appena tornata da una vacanza: zaino in spalla, capelli spettinati e un cardigan qualsiasi, non pensavo che ci avrei messo tanto, per staccarmi di dosso l'etichetta di Bond girl», sottolinea l'attrice, che in Orgoglio e pregiudizio (2005) interpretava Jane Bennet. Adesso, con questa storia tagliente come un coltello, tratta dall'omonimo best seller (edito da Rizzoli) di Gillian Flynn, qui anche sceneggiatrice, Rosamund Pike potrebbe non scollarsi più di dosso la nomea di mantide oscura, rotta a ogni simulazione. «Sono abbastanza forte da non farmi intrappolare nel personaggio: occorre assumere rischi in prima persona, quando si è attori. E se la mia Bond girl si poteva capire, stavolta Amy presenta caratteri che non si possono conoscere», risponde.

Sottilmente minacciosa anche quando gira le frittelle in cucina, la protagonista di un film che, stando a Fincher, «causerà 15 milioni di divorzi» sembra animata da lucida follia. Siccome tutti le ripetono che essere sposati è una dura guerra, Amy metterà alla prova il proprio matrimonio, scatenando un gioco al massacro sulla pelle dell'ignaro marito. Con i media alle calcagna, additato al pubblico ludibrio dai talk-show, il povero Nick formula un pensiero: «Le donne sono fottutamente pazze». Ne è così convinto che, quando la moglie torna a casa, con un colpo di scena, lui preferisce dormire da solo, chiudendo la porta bene a chiave. «In effetti, l'autrice del romanzo è stata tacciata di misoginia, ma invece è femminista. Il fatto è che è così difficile fare qualcosa di nuovo... A volte il cinema è deludente, mentre l'esperienza cinematografica dovrebbe essere un evento. La regia di Fincher, considerata leggendaria, mi ha aiutato a rendere più forte il mio ruolo», afferma la Pike, insistendo sulla «satira sociale e lo humor nero che circolano nel film».

Per scolpire la sua disturbata da manuale, bionda, frivola ed elegante, Rosamund si è ispirata a Carolyn Bessette-Kennedy, l'algida moglie di John Kennedy jr. morta con lui e con sua sorella in un incidente aereo del 1999: pilotava John-John.

D'altronde, la Pike nasce bene: figlia di una violinista e di una cantante d'opera, suona il violino, parla tre lingue e scandisce soavi risposte in inglese oxoniense. Pare, tra l'altro, che non abbia amato le scene di sesso estremo con Neil Patrick Harris, nel film un suo ex maniaco-ossessivo. «Ci hanno lasciati soli per due ore, su un letto. Sembrava tutto così fuori posto...».

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