La notizia è stata diffusa dalle agenzie stampa francesi nella giornata di oggi, domenica 15 dicembre. All’età di 79 anni si è spenta Anna Karina. Lei è stata una fra le attrici più importanti del cinema internazionale degli anni ’60. Originaria della Danimarca, è stata tra l’altro la musa della Nouvelle Vague.
Deceduta a causa di un tumore da cui stava combattendo da tempo, a confermare la morte di Anna Karina è stato il suo agente. Poi immediatamente la triste news ha fatto il giro del mondo. Donna di grande cultura, attrice fuori dagli schemi e dall’animo irrequieto, ha segnato una pagina importante di tutta la cultura cinematografica di ieri, di oggi e anche del domani. È conosciuta soprattutto per i ruoli interpretati negli anni sessanta nei film del regista Jean-Luc Godard, di cui era allora compagna. Celebri sono stati: Le petit soldat (1960), La donna è donna (1961), Questa è la mia vita (1962), Band à part (1964), Agente Lemmy Caution, Missione Alphaville (1965), Il bandito delle undici (1965), Una storia americana (1966). Alla carriera di attrice, Karina ha affiancato anche un percorso come cantante, in particolare al fianco di Serge Gainsbourg.
Nata a Solbjerg nel settembre del 1940, è figlia di un capitano marittimo, tanto da vivere in diverse parti del mondo fin da quando era una bambina. Anna Karina si è avvicinata alla recitazione cantando e ballando nei cabaret della Danimarca, poi partecipando ad alcuni spot pubblicitari e diversi cortometraggi. Quando poi si è trasferita a Parigi dal 1958, da lì in poi la sua carriera di attrice ha subito un grande cambiamento. Qui ha cominciato prima come modella per apparire sul grande schermo per la prima volta solo nel 1959, ma è negli anni ’60 che sboccia come attrice poliedrica e dal grande fascino. Ha scritto anche tre romanzi di cui sono stati trasportati in tv in diverse adattamenti.
Si è sposata tre volte: con lo sceneggiatore Pierre Fabre, poi con Daniel Duval e infine con il regista Dennis Berry.
Celebre anche fra i cineasti italiani, nel 1996 il regista Armando Celeste ha dedicato a Anna Karina una retrospettiva, girando su di lei un documentario di grande successo. Con più di 30 lungometraggi all’attivo, la Karina resta e rimarrà per sempre il volto rappresentativo di un’epoca di grandi sperimentazioni.
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