Era nato a Messina il 30 agosto 1923 perché i suoi genitori - cantanti e attori di teatro leggero - erano in tournée. Ma Giacomo Rondinella - scomparso a 91 anni a Fonte Nuova, nella campagna romana - era il simbolo della canzone melodica napoletana, l'ultimo simbolo di una generazione di cantanti la cui voce tenorile ha fatto il giro del mondo. Tra le decine di canzoni che ha interpretato, è famoso soprattutto per aver portato al successo la celeberrima Malafemmena di Totò . Il brano fu scritto da Totò nel 1951 per il concorso canoro di Piedigrotta «La canzonetta» e affidato a Mario Abbate, ma chi la portò al grande successo commerciale fu Rondinella (poi l'hanno interpretata tutti, da Claudio Villa ai Negramaro).
«La musica moderna continua a cambiare - disse alla fine degli anni Sessanta - ma la grande melodia napoletana resterà sempre nel cuore degli italiani di tutto il mondo». Infatti Rondinella divenne famosissimo presso gli italiani d'America e ieri è stato salutato enfaticamente su Facebook, dai fan, come «l'imperatore della melodia» grazie a canzoni come Munasterio 'e Santachiara . Bel ragazzo, aitante e dongiovanni, Rondinella non potè sfuggire a lungo al mondo del cinema e girò tantissimi film (solo nel 1954 se ne ricordano dieci) musicarelli o drammoni napoletani. Tra le sue pellicole si ricordano Carosello napoletano (trasposizione cinematografi ca di uno spettacolo teatrale di successo), Dov'è la libertà di Roberto Rossellini e Violenza sul lago (con Virna Lisi, che proprio lui scoprì, così come Marisa Allasio), in cui interpreta l'inconsueto ruolo del cattivo.
Una carriera lunga e ricca di soddisfazioni quella di Rondinella, anche se i genitori cercarono di indirizzarlo verso la carriera di capitano di lungo corso e lui si dedicò per un breve periodo - prima di entrare nel mondo dello spettacolo - alla boxe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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