Cultura e Spettacoli

Adua Del Vesco si sfoga: "Non nomino chi mi ha spinta a cadere"

In alcuni post pubblicati su Instagram, la bella e dolce attrice siciliana si apre ai suoi followers sul disturbo alimentare di cui ha sofferto e sulle persone che l'hanno spinta a cadere vittima dell'anoressia

Adua Del Vesco si sfoga: "Non nomino chi mi ha spinta a cadere"

L'ospitata televisiva di Adua Del Vesco, registrata ai microfoni di Verissimo e andata in onda lo scorso sabato 9 marzo, ha emozionato tutti. Nessuno pensava che dietro quel viso d'angelo, si celasse un'anima turbata dalla sofferenza. La bella e brava attrice siciliana de "Il peccato e la vergogna" ha parlato all'elegante Silvia Toffanin di essersi accorta della sua malattia, solo quando era ormai diventata uno scricciolo di donna e pesava tra i 32 e i 34 chili:

Adua Del Vesco racconta l'anoressia

L'attrice, collega ed ex-fidanzata di Gabriel Garko, Adua Del Vesco, ha raccontato ai microfoni di Verissimo l'anoressia, parlando della sua esperienza di vita. "Una vita parallela" che ha cambiato in toto la forma-mentis di Adua Del Vesco, la quale denuncia dei social-media la tendenza a indurre le ragazzine ad idolatrare un prototipo di donna che ha ben poco a che vedere con la grande bellezza di una donna sana, sotto ogni punto di vista.

"Mi sono ritrovata in un tunnel oscuro e quando me ne sono accorta era troppo tardi." L'attrice confessava di essere malata di anoressia e di aver rischiato di perdere la vita arrivando a pesare pochi chili. "Queste immagini di magrezza malata ti portano ad emularle e ti portano in un tunnel da cui è difficile uscire. Ho fatto cose orribili di cui mi vergogno, questa malattia ti porta ad essere quello che non sei, ero priva di sentimenti: mi interessava solo di me stessa, anche quando mia nonna stava male non mi interessava" confessava la bella Adua nella nuova puntata di Verissimo, il talk-show del sabato pomeriggio dove la siciliana non ha nascosto di essersi lasciata con l'attore Gabriel Garko per divergenze inconciliabili, tra cui la troppa differenza d'età. Ma Adua ha chiarito che Garko le sia stato vicino, nel momento in cui l'anoressia la stava divorando dentro e fuori. La Del Vesco ha precisato di essersi rivolta ad una clinica, con l'intenzione di lasciarsi alle spalle la sua bestia.

Adua si vendica con il sorriso

All'indomani della messa in onda della sua emozionante intervista, la bella e brava Adua Del Vesco si è abbandonata ad un lungo sfogo, pubblicando un post su Instagram, contenente il seguente messaggio: "Il mio male è nato nel momento in cui mi sono affacciata sul mondo e ho scoperto che non serviva a nulla la mia ingenuità, dovevo cominciare a macchiarmi e a non guardarmi troppo attorno se volevo sopravvivere. Così ho costruito la mia prigione, giorno dopo giorno, proiettando il mio disagio su ciò che di più manipolabile pensavo di avere: il corpo. Spesso ho dei momenti in cui gli chiedo perdono, eppure è ancora qui, a sostenermi, a tenermi in vita. La mia vita anoressica ha il sapore di un’esistenza parallela, un capitolo lungo, denso, doloroso e che probabilmente doveva avvenire. Dopo tutto quello che mi è successo oggi riesco a guardarmi dentro, piangere, arrabbiarmi, urlare, soffrire, spaventarmi , barcollare, sbagliare non senza fatica ma da donna libera. #anoressiaitalia #dca #anoressianervosa#anoressiarecovery".

Prima di condividere il suo nuovo post, in un'Instagram story dalla descrizione sibillina, Adua Del Vesco rilasciava per iscritto di essere stata spinta a cadere nell'anoressia, da qualcuno che non avrebbe ancora il coraggio di chiederle scusa e di cui Adua Del Vesco si riserva al momento di rivelare l'identità: "Per non far male a nessuno non sono stati fatti i nomi delle persone che mi hanno spinto a cadere… Non ho bisogno di vendicarmi! La mia vendetta è il mio sorriso di oggi… Anche oggi mi avete dimostrato la pochezza! Ed è per questo che indosserò un sorriso ancora più grande”.

Il mio male è nato nel momento in cui mi sono affacciata sul mondo e ho scoperto che non serviva a nulla la mia ingenuità, dovevo cominciare a macchiarmi e a non guardarmi troppo attorno se volevo sopravvivere. Così ho costruito la mia prigione, giorno dopo giorno, proiettando il mio disagio su ciò che di più manipolabile pensavo di avere: il corpo. Spesso ho dei momenti in cui gli chiedo perdono, eppure è ancora qui, a sostenermi, a tenermi in vita. La mia vita anoressica ha il sapore di un’esistenza parallela, un capitolo lungo, denso, doloroso e che probabilmente doveva avvenire. Dopo tutto quello che mi è successo oggi riesco a guardarmi dentro, piangere, arrabbiarmi, urlare, soffrire, spaventarmi , barcollare, sbagliare non senza fatica ma da donna libera. #anoressiaitalia #dca #anoressianervosa #anoressiarecovery

Un post condiviso da Adua Del Vesco (@adua_del_vesco14) in data:

Commenti