"Placido mi ha detto: Vai sopra di lui e fai. Nessuna volgarità, solo tenerezza. Non era la prima volta che lavoravamo insieme, ma era la prima volta che raccontavamo una storia d’amore così forte, difficile. Il coinvolgimento emotivo ci faceva sentire fragili". L'attrice Ambra Angiolini racconta il suo personaggio, Laura. Una maestra di coro, innamorata del marito Giorgio, interpretato da Raoul Bova, che si ritrova a fare una scelta non facile. Violentata da uno sconosciuto in un vicolo, sceglie comunque di tenere il bambino, pur non sapendo se è del marito o del violentatore. Un storia drammatica anche al maschile perché Giorgio non riesce ad accettare quello che è successo e neppure a concepire di poter crescere un figlio non suo.
Il nuovo film di Michele Placido, La scelta, che sarà nelle sale da oggi, è uno spaccato drammatico di una realtà che lo è molto di più. La storia è tratta dalla pièce di Pirandello L'innesto, racconta lo stupro di una donna che rimane incinta e non rinuncia al figlio. "Ho affidato questa storia a due attori popolari perché non diventi troppo di nicchia, proprio come ha fatto Sergio Castellitto con Riccardo Scamarcio in Nessuno si salva da solo" ha spiegato Placido. E aggiunge: "Pirandello era fascista e amava le donne. Le ha raccontate come pochi scrittori hanno saputo fare. Il film è stato richiesto al festival di Pechino. Ho accettato di andare in concorso".
Per il protagonista maschile Raoul Bova
"il film è in sintonia con quello che stiamo vivendo. Il mio personaggio? Si sente un uomo a metà. Dopo che la moglie viene violentata è colpito nella sua virilità: come mai quel figlio arriva proprio ora?" spiega l'attore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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