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Gli attivisti anti-armi contro Madonna: "Offende le vittime delle stragi"

Il video di “God Control” continua a far discutere: dopo le proteste dei sopravvissuti al massacro nella discoteca Pulse di Orlando, arrivano quelle dei ragazzi di Parkland

Gli attivisti anti-armi contro Madonna: "Offende le vittime delle stragi"

Emma González, la 19enne sopravvissuta alla strage del liceo Parkland in Florida e da quel momento diventata leader del movimento giovanile anti-armi, si è scagliata contro Madonna e il video del suo ultimo singolo, God Control. Il videoclip sta facendo discutere sin dalla sua uscita: la popstar, che nelle intenzioni ha voluto criticare il libero uso delle armi negli Stati Uniti, ha deciso di mostrare le immagini di persone che si divertono in discoteca, ma vengono massacrate da uno stragista.

Il risultato, che allude chiaramente al massacro nella discoteca Pulse di Orlando nel 2016 in cui sono morte 49 persone, è stato disturbante per molte persone, come Patience Carter (sopravvissuta alla strage del Pulse) e la stessa González. In una serie di cinguettii sul suo account Twitter, Emma ha aspramente criticato la scelta di Madonna.

Madonna “offende le vittime delle stragi”

La visione di God Control è, nelle parole della González, “assurda e orribile”. “Madonna – scrive la giovane – avrebbe dovuto avvisarci sui contenuti del video, soprattutto avvertire le vittime del Pulse, specialmente perché il video è stato pubblicato subito dopo l’anniversario della strage del 12 giugno”.

Questo – aggiunge l’attivista – non è il modo giusto di fare prevenzione sulla violenza delle armi. Se vuoi sostenere il movimento fai una donazione a chi ne ha bisogno, in questo caso alla ‘One Pulse Foundation’ e ascolta le storie vere di chi è sopravvissuto. Le persone che lavorano nella comunità per la prevenzione della violenza sanno come parlarne ma non la maggior parte delle celebrità”.

Proprio qualche giorno fa, subito dopo il lancio del video, Patience Carter ha usato Twitter per raccontare le proprie, identiche sensazioni. “Ci sono così tante strade creative da prendere – ha scritto – per portare consapevolezza sul controllo delle armi. Le vittime di queste sparatorie di massa dovrebbero essere sempre prese in considerazione. Apprezzo il tentativo, ma sono davvero traumatizzata”. A nulla è servito il disclaimer all’inizio del videoclip, in cui si legge: “La storia che state per vedere è molto disturbante. Mostra scene di violenza con la pistola.

Ma è una cosa che accade ogni giorno e deve essere fermata”.

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