Domenica 16 giugno è in arrivo su Rai Tre, in seconda serata, la nuova edizione di Ieri e Oggi. Carlo Conti torna alla conduzione di uno fra i programmi più longevi e amati dal grande pubblico e per l’occasione è stato intervistato da Il Corriere. In una lunga intervista il celebre conduttore parla dei suoi esordi, di lavoro, di famiglia e del legame che ha con Pieraccioni e Panariello.
"Sono i miei fratelloni. Nessuno di noi avrebbe immaginato che quei ragazzetti con scarsi mezzi che cercavano di sfondare nel mondo dello spettacolo, alla fine avrebbero raggiunto i propri obbiettivi – esordisce Carlo Conti -. Quando ho conosciuto Pieraccioni conducevo un programma per dilettanti. Lui si è presentato come comico. Era il 1982. Un paio di anni dopo arriva Panariello che faceva le imitazioni di Renato Zero. Erano bei tempi. Non eravamo pagati, ma ci avevano dato spazio in tv".
Carlo Conti ha sempre avuto le idee ben chiare: "La frenesia di arrivare? No. C’era solo il gusto di fare questo mestiere. Sapevo già che la direzione artistica era nelle mie vene". Prima di debuttare nel mondo dello spettacolo aveva un lavoro diversissimo, con tanto di posto fisso, ma non era la direzione che Carlo Conti avrebbe voluto intraprendere. "Lavoravo in una banca, ma decisi di lasciare. Mia madre svenne quando aveva saputo le mie intenzioni. Il merito però era tutto suo – afferma -. Mi ha cresciuto facendomi capire che nella vita non ci si deve mai accontentare. Capì che facevo sul serio quando nel 1998 condussi In bocca al lupo".
Nell’intervista
Carlo Conti rivela anche il suo rapporto con il successo e la famiglia: "L’affetto del pubblico non è mai mancato. Ho dimostrato solo chi ero e cosa sapevo fare. Mio figlio Matteo? È lo spettacolo più bello".
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