Metti una sera assieme una primadonna del canto, Cecilia Bartoli con la regina del pianoforte, Martha Argerich. Inserisci nel menù cameristico tre perle rare di Franz Schubert (su testi italiani del Metastasio) e altrettante di Gioachino Rossini, alcune tratte dai quei passatempi che con sublime autoironia l'Autore chiamava «Peccati di vecchiaia». Chiudi questa speciale parentesi belcantistica con la travolgente tarantella Già la luna in mezzo al mar, bissata a furor di popolo (anche se le attuali condizioni vocali della Bartoli si confacevano come un guanto più alla precedente squisita arietta larmoyante, L'orfanella del Tirolo). Guarnisci questo piatto forte, come tradizione del Progetto Martha Argerich, la rassegna che da quindici anni conduce a Lugano Dama Martha e la sua variegata truppa di sodali e protetti, con due quintetti di rarissimo (e prezioso) ascolto: l'opera 1 dell'ungherese Ern Dohnányi e l'opera 17 del polacco Jozef Nowakowski. Ecco il bouquet di un'operazione che ci ha riportato a una di quelle celebri «Serate musicali» che Gioachino Rossini offriva ai suoi facoltosi amici nella casa della Chaussée d'Antin o nella villa di Passy a Parigi.
La Martha (come ormai viene chiamata dal pubblico luganese) accompagnando i «capricci» vocalistici, non ha rinunciato, quando consentito, come nella sfrenata tarantella rossiniana, a sfoderare il suo virtuosismo di nervi e velluto, sempre nel rispetto di respiri, languori, accenti della prima donna, fino a sottrarre, come per incanto, peso fonico allo strumento, quando il volume poteva sovrastare il canto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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