
Il regista Laurent Pelly ha gestito da maestro la tempesta dei caratteri: la riuscita di questo spettacolo è nella messa in scena (la squadrata direzione d'orchestra era più adatta alla rivista militare che agli intrighi dei teatranti)

Maria Tipo era concertista di fama internazionale (prima donna a vincere l'allora prestigiosissimo Concorso di Ginevra nel 1947) e insegnante generosa e autorevole

Il direttore Timur Zangiev ha trasformato lo scrigno melodico e drammatico in una deludente sequela di situazioni incolori, senza uno straccio di rapporto una con l'altra, supportato da un'orchestra ai minimi della forma

Distribuzione largamente felice intorno al tenore Carlo Ventre che ha sostenuto con dignità l'ingrato ruolo di Hagenbach e alla solida Eunhee Maggio

Un tesoro da cui riemerge il fratello minore Michele, emigrato in Argentina

Il pericolo paventato è stato sfiorato nel nuovo allestimento della Valchiria di Wagner alla Scala. Regia attenta nei movimenti di David McVicar, responsabile anche delle scene primitivo-tribali, costumi (Emma Kingsbury) da Game of Thrones moderato, belle luci (David Finn)

Ecco perché è giunto benvenuto il film corale molto bello di Ferzan Özpetek, Diamanti, omaggio a sarte, tagliatrici, modiste, ricamatrici

Il fatto che Muti sia stato invitato per la settima volta sull'ambito podio (record fra i direttori in attività), rivela l'amore reciproco che corre da decenni fra l'absburgica Vienna e il nostro maggior direttore

La fortuna di Puccini attraverso i ritratti fotografici, le celebri affiches di Casa Ricordi e le locandine nel libro "Puccini 100 anni. Viaggio sentimentale da Lucca al mondo", di Maurizio Sessa

Aderenza drammaturgica al libretto e suoni corposi e carnali dalla protagonista più attesa. Che dice: "Nessun buu alle mie arie..."
