Cultura e Spettacoli

La borghesia è in macerie negli Usa di Dubus III

A ndre Dubus III non ha mai dimenticato le ferite della propria infanzia. Sarà per questo che riesce a descrivere in modo impareggiabile gli inferni domestici dove tutto è caratterizzato dall'infedeltà, dal tradimento, da sentimenti sempre alla deriva. Eppure, al contempo, nei romanzi e nei racconti, si percepisce una musica d'infinita dolcezza, di rispetto nei confronti dell'incommensurabile dolore umano che ognuno di noi porta dentro di sé. Figlio di Andre Dubus, tra i maestri della short story americana, non ha avuto una gioventù delle più serene, come ha raccontato ne I pugni nella testa (edito da Nutrimenti nel 2011): dopo il trauma dell'abbandono della famiglia da parte del padre, entra in una spirale di droghe e di alcool, da cui esce grazie alla catarsi della scrittura. Andre Dubus III oggi è uno scrittore affermato, tradotto in venticinque lingue, docente universitario, marito di una ballerina di danza moderna e padre di tre figli. L'amore sporco (Nutrimenti, traduzione di Giovanni Greco, pagg. 332, euro 32) è un'antologia di quattro racconti, ambientati nella provincia a nord di Boston, che vedono protagonisti personaggi impossibilitati a uscire dalla «soffocante consapevolezza della propria inutilità». Andre Dubus III è un maestro nel descrivere non soltanto le pulsioni umane, ma anche il paesaggio emotivo di un'America molto vicina alla topografia esistenziale descritta nei romanzi di Stephen Amidon, l'autore de Il capitale umano: la desolazione di una middle class che ha sempre gli stessi pregi e difetti di quella ritratta da John Cheever, Raymond Carver o Richard Yates, ma che vive un quotidiano confronto con fabbriche dismesse, aree industriali abbandonate. Un tracollo non solo economico ma morale. Dubus svela tutto questo attraverso racconti che affrontano con «pugni nella testa» le paranoie di una classe media che ha perso la propria identità, la propria storia, la consapevolezza e la sicurezza del proprio ruolo nella società e nella vita.

Attraverso passaggi di scrittura che ricordano certe inquadrature di America oggi (il film di Robert Altman), Dubus III indaga i risvolti più oscuri dell'amore, lasciandoci la «percezione che siamo tutti orribili e che la bellezza è una tregua e l'innocenza è solo una menzogna».

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