Dopo la vittoria del Leone d'Oro di Roma, il film del messicano Cuarón, prodotto e distribuito da Netflix, gli addetti ai lavori si stanno stracciando le vesti in difesa delle sale cinematografiche. Per carità, giustissimo avere un occhio di riguardo per il naturale destinatario di una pellicola, ovvero il cinema. Però, bisogna prendere atto che il mondo cambia, come sappiamo noi addetti ai lavori dell'informazione, travolti dal «tutto gratis» con Internet. E che in questa evoluzione, ci sta che il pubblico, pagando (Netflix non è gratuito), possa vedere un film, in prima visione, a casa propria, invece che su una poltroncina numerata. Anche perché la gente va sempre meno in sala e non certo per colpa di soggetti come Netflix che, a dire il vero, non è che distribuiscano titoli indimenticabili ai propri abbonati, a differenza delle serie tv, vero punto di forza. Questa settimana, per intendersi, sapete come sono andati i dati del botteghino italiano, rispetto a un anno fa? Un bel segno negativo del 28,6%, a testimonianza che il problema di fondo non è dato da Netflix o simili, ma dalla qualità di quello che si distribuisce. Mamma Mia! Ci risiamo, sciapo sequel, ha incassato 1.072.481 euro, in quattro giorni, peggio del film originale che, con sole tre giornate, aveva aperto con 1.875.712 euro. Le altre novità? L'horror, visto e rivisto come sceneggiatura, Slender Man, è partito al quinto posto con 582.
357 euro, mentre il cartone Teen Titans Go! Il Film ha debuttato con 322.971 euro. Gli interessanti Ride e Revenge si sono dovuti accontentare delle ultime due posizioni. Quindi, a proposito della polemica su Netflix, ma di cosa stiamo parlando?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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