Il bozzetto della Fontana di Trevi strega Maastricht

Mimmo di MarzioIl celebre bagno di Anita Ekberg nella Dolce vita di Fellini ha certo contribuito a renderla ancora più pop. Ma la storia della Fontana di Trevi - icona barocca della grandeur papale e attrazione irrinunciabile del turismo nella capitale - è scandita da aneddoti affascinanti almeno quanto la sua scenografia.L'ultimo tassello arriva dalla cittadina olandese di Maastricht dove domani si apre la più importante fiera d'arte antica del mondo (fino al 20 marzo). In uno degli stand del Tefaf, tra capolavori di pittura fiamminga e rari vasi della dinastia Ming, spunta una piccola scultura in terracotta che rappresenta un cavallo imbizzarrito trattenuto per la criniera da un tritone, figura mitologica cara agli scultori settecenteschi. È uno dei bozzetti realizzati da Pietro Bracci, l'ultimo artista romano incaricato da papa Clemente XIII di eseguire il complesso scultoreo che avrebbe dovuto rappresentare la magnificenza del pontificato. Bracci, allievo del Rusconi ed epigono di Gian Lorenzo Bernini, fu il decimo e decisivo artista chiamato a realizzare la Fontana, in particolare per ciò che concerne il gruppo dell'Oceano che racchiudeva le sculture di Nettuno e dei tritoni. Come lo stesso Bracci descrive nel suo diario, iniziò a fare modelli nell'aprile del 1759, e quindi aggredì i blocchi di marmo nel 1761 terminandoli nel maggio dell'anno dopo. Il modello in terracotta esposto nello stand di Altomani, una delle 17 gallerie italiane selezionate dal severissimo vetting del Tefaf, rappresenta un'autentica rarità anche perché il feroce cavallo marino trattenuto dal tritone rappresenta una delle figure simbolo della Fontana di Trevi.La scultura non è però l'unico bozzetto che attirerà i collezionisti del genere. Nello stand della galleria ginevrina Bailly è infatti presente un'altra chicca, il bozzetto in bronzo della Statua della Libertà realizzata dall'artista Frederic Auguste Bartholdi nel 1875. La scultura, alta 133 centimetri, è l'unico modello in bronzo del simbolo dell'America, proviene dall'omonima collezione ed è già stata esposta al Museo di Arti Decorative di Parigi. I più grandi collezionisti e i direttori dei maggiori musei internazionali sono attesi anche quest'anno a una mostra-mercato come sempre ricca di capolavori, oltre che di rarità.

Tra gli oldmaster di pittura antica di questa edizione spiccano una Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi allo stand di Sarti, il Malato privo di sensi di Rembrandt (Galerie Talabardon et Gautier), il Ritratto di Rose di André Masson (Galleria Applicat-Prazan).

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