Manuel Fondato
Gianfranco Brebbia era un visionario, un innovatore. La sperimentazione rappresentava il cuore del suo cinema, una terra di mezzo tra la settima arte e la video arte. Fece parte della Cooperativa di Cinema Indipendente di Roma e documentò con uno stile all'avanguardia gli anni della contestazione e del fermento culturale e artistico. Utilizzava la pellicola come materia, la incideva con uno strumento da dentista e la colorava. La figlia Giovanna, nel 2011, scoprì il suo archivio e decise di recuperare tutti i tasselli di un'epoca lontana ma ancora di vitalità dirompente, celebrando la figura del padre scomparso nel 1974. Il workshop «Extremity 2- il cinema sperimentale di Gianfranco Brebbia», alla Triennale di Milano, nasce con questa precisa mission.Verranno proiettati i film di Brebbia «per dare corpo alla potenza dei sogni - dice Giovanna - agli stimoli di quel periodo che desideriamo raccontare al pubblico.
Il contesto culturale e artistico del'68 è ancora vitale e viene restituito da queste opere, che nascono per essere di nicchia». Brebbia, nel corso della sua attività realizzò oltre cento film sperimentali in 8 e super 8. Ne sono stati recuperati solo quarantacinque.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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