Ha fatto rumore la storia condivisa da Chiara Ferragni qualche giorno fa sul caso di Willy Monteiro. L'influencer ha fatto sue, pubblicandole nelle storie del suo profilo, le parole della pagina Instagram Spaghettipolitics, in cui si faceva riferimento alla "cultura fascista" e si definiva l'Italia come "Paese di merda". Ne è nato un grande dibattito, social e politico, tra chi ha sposato la posizione presa da Chiara Ferragni e chi, invece, ne contesta i toni e le etichette, spostando il focus sui modelli vacui degli influencer. Mentre il Paese discuteva di questo, il profilo natio del post è stato hackerato e ora la ragazza che lo gestiva punta il dito sulla censura, mentre Fedez difende sua moglie.
Dietro Spaghettipolitics c'era Michela Grasso, studentessa 21enne di scienze politiche ad Amsterdam. Grazie alla condivisione di Chiara Ferragni, il suo profilo è cresciuto rapidamente, passando da 20 mila a 70 mila seguaci. Approfittando di questa inaspettata notorietà, la Grasso ha immediatamente chiesto a Instagram di ottenere la spunta blu, simbolo identificativo dei veri profili che contano, come influencer e personaggi famosi. "Poche ore dopo mi è arrivato un messaggio da un account uguale a quello di Instagram che mi chiedeva di confermare la mia identità cliccando su un link. Anche il sito a cui rimandava sembrava affidabile e invece mi hanno rubato i dati e hanno cancellato tutti i miei account", ha spiegato la ragazza a Repubblica. Si tratta di una pratica purtroppo molto comune sul web, che prende il nome di pishing.
Michela Grasso si lamenta di aver perso il lavoro di due anni ma, soprattutto i messaggi di sua nonna. Tuttavia, a differenza di tutti gli altri utenti della rete, quotidianamente vittime di azioni come questa, lei può contare sull'aiuto di Chiara Ferragni. "Si è fatta mandare la mia mail per inviare una segnalazione a Instagram, ora incrocio le dita", ha detto la Grasso, che ora lamenta di essere vittima di censura. Non lo dice chiaramente ma lo lascia intendere con le sue parole: "La tempistica non può essere casuale, è accaduto proprio per il clamore suscitato dal post sull’omicidio di Willy sotto al quale c’erano moltissimi commenti offensivi e insulti sessisti. Ma di solito quando rubano un account, lo riutilizzano, lo vendono per guadagnarci soprattutto se ha molti follower, invece il mio è stato eliminato. Questo mi fa pensare che a qualcuno abbia dato fastidio la mia presa di posizione condivisa da vip e non". Michela Grasso ha dato volontariamente i dati del suo account a sconosciuti, peccando di buona fede e cadendo in una truffa per avere la spunta blu, ma accusa Instagram di non attuare un controllo adeguato.
Fedez è intervenuto sulla vicenda con alcune storie pubblicate sul suo profilo, in cui attacca chi ha puntato il dito contro sua moglie per aver associato il brutale assassinio di Willy alla "cultura fascista". In particolare, Fedez se la prende con chi ha spostato il capo d'accusa sulla "cultura degli influencer", ossia il modo superficiale di esporsi del quale vengono accusati lui e Chiara Ferragni. "Diamo per assodato che Chiara Ferragni e Fedez sono il problema di questa società. Se non esistessero Chiara Ferragni e Fedez non ci sarebbero più crimini, persone violente e il mondo sarebbe un posto fantastico. Allora domandiamoci che cosa (chi) ha creato Chiara Ferragni e Fedez? Di cosa sono figli?", si domanda il rapper. E qui arriva al punto del suo discorso: "Voi credete davvero che gli influencer siano peggio dei modelli culturali che ci venivano propinati 20 o 30 anni fa?".
Quindi fa l'esempio di programmi come Non è la Rai e il Grande Fratello, che secondo lui avrebbero contribuito a creare il modello narcisistico oggi perseguito dagli influencer. "Siamo figli vostri", conclude Fedez.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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