Clint Eastwood "di nuovo in gioco"

Clint Eastwood illumina, come solo lui sa fare, un film altrimenti poco interessante e assai prevedibile girato dal suo storico collaboratore, Robert Lorenz

Clint Eastwood "di nuovo in gioco"

Il grande texano non recitava in un film senza esserne anche il regista dal lontano 1993. Oggi Clint Eastwood, ottantaduenne dal talento universalmente riconosciuto, si toglie la voglia di partecipare ad un progetto che lo veda semplicemente attore e per giunta in un film, "Di nuovo in gioco", che non ha la profondità e incisività cui ci aveva abituati nella sua carriera.

Gus Lobel (Clint Eastwood) è un anziano talent scout di future promesse del baseball che, sebbene cerchi di nasconderlo, si trova a fare i conti con una malattia degenerativa degli occhi che lo sta facendo diventare cieco. Sul lavoro la sua efficienza inizia a venir messa in discussione ma gli è concessa un'ultima opportunità, un viaggio ad Atlanta per valutare un giovane atleta al cui acquisto sono interessati i suoi superiori. Sarà la figlia Mickey (Amy Adams), con la quale Gus non è in buoni rapporti dalla morte prematura della moglie, ad aiutarlo nell'impresa di salvare la di lui reputazione, anche a costo di mandare all'aria il suo personale percorso di donna in carriera.

Il regista Robert Lorenz, collaboratore di lunga data di Clint Eastwood, fa quel che può confezionando in maniera onesta un film che sembra restare sempre in superficie, così prevedibile da sconcertare. Fortuna che ad illuminare la scena abbia a disposizione, oltre ad un eccezionale protagonista, anche la deliziosa Amy Adams che interpreta con grande bravura un personaggio fresco e sfaccettato che regge molto del peso del film, Mickey; ovvero un avvocato affermato e in tacchi alti la cui vera natura è quella di "maschiaccio" con talento per il baseball.

Tra il burbero Gus e la caparbia figlia hanno luogo scambi di vedute credibili, sia che si tratti di dialoghi divertenti sia di scontri dai risvolti drammatici; provano a venire a patti con quel che di disfunzionale ha caratterizzato da sempre il loro rapporto e l'alchimia tra i due attori è davvero speciale. Il ruolo di un fallito giocatore di baseball e corteggiatore insistente è affidato invece a Justin Timberlake, l'unico coprotagonista la cui presenza appare un po' forzata e serve a far virare il film sulle note della commedia romantica, oltre a rappresentare il campo in cui sarà il personaggio di Mickey a doversi mettere di nuovo in gioco, quello sentimentale.

"Di nuovo in gioco" va essenzialmente a sancire la vittoria di chi si fa baluardo dell'esperienza, dell'intuito e della passione su coloro che invece si affidano solamente al calcolo strategico.

Purtroppo chi si aspetta un'opera all'altezza di quelle firmate da Eastwood, resterà deluso nonostante la sua grandissima prova attoriale.

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