Cultura e Spettacoli

il commento 2 I nostri film assenti dalla stagione estiva

di Pedro Armocida

Prima tutti a lanciare il sasso con drammatici appelli su uno dei principali problemi del cinema in Italia, il cosiddetto allungamento della stagione cinematografica che vede, storicamente, dei picchi negativi di presenze nei mesi estivi. Poi, quando arriva l'anno, questo, in cui d'estate i cinema verranno letteralmente inondati da una marea di film, siamo proprio noi italiani a nascondere immediatamente la mano. Sul nuovo numero del Giornale dello spettacolo è stato pubblicato il lungo elenco delle prossime uscite cinematografiche da maggio a settembre. Ora, prendendo in considerazione solo quelle propriamente estive, dal 20 giugno, scopriamo che fino al 29 agosto saranno ben 53 film, con una media di quasi 5 a settimana, che, almeno numericamente, faranno dimenticare l'epoca in cui le sale appendevano sulle saracinesche addirittura il cartello di «chiuso per ferie». Di tutti questi però solo 6 sono film italiani. Incredibile ma non troppo, tenendo conto che l'anno scorso ne uscì solo uno nazionale. Ma come, prima gridiamo allo scandalo perché solo in Italia gli spettatori si sono abituati a non andare al cinema d'estate anche per la mancanza di offerta e poi il lavoro «sporco» lo facciamo fare quasi solo agli americani? Che, come al solito, sono gli unici a fare sul serio con l'uscita, in ordine molto sparso, di blockbuster come World War Z con Brad Pitt, The Lone Ranger con Johnny Depp, To the wonder con Ben Affleck, Wolwerine - L'immortale con Hugh Jackman, il terzo episodio della saga di Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, l'animazione Pixar/Disney di Monster University (prequel di Monster & Co.), Red 2 con Bruce Willis e John Malkovich, l'atteso Pacific Rim di Guillermo Del Toro, Pain & Gain - Muscoli e denaro di Michael Bay con Mark Wahlberg e poi i nuovi film con star del calibro di Russel Crowe, Nicole Kidman, Morgan Freeman, Michael Caine, Jude Law... E noi? Un pugno di film non propriamente di cassetta: Il sicario di Gianfranco Rosi che è un bel documentario ma di tre anni fa già circolato in vari festival, Interno giorno di Tommaso Rossellini, Tra cinque minuti in scena di Laura Chiossone, Italian Movies di Matteo Pellegrini, Oggetti smarriti di Giorgio Molteni. L'unico titolo forte, con una distribuzione di peso (01 di Rai Cinema) è l'atteso ritorno sul grande schermo, dopo la bella prova di Fortapàsc, di Marco Risi che con Cha cha cha è riuscito a riunire un interessante cast che vede insieme Luca Argentero, Eva Herzigova e Claudio Amendola. Il regista non è sembrato così felice di immolarsi - «perché proprio a me», si deve essere chiesto. «Dicono che quest'anno sarà diverso» mi rispondeva infatti su Twitter qualche giorno fa quando glielo facevo notare.

Una risposta, quella data al regista, che dice molto sul fatto che ancora una volta l'Italia sceglie di giocare di rimessa in una partita in cui sarebbe dovuta invece essere la protagonista assoluta.

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