Cultura e Spettacoli

Concerti e follie sonore passando per 200 Motels. È Frank Zappa show

Cofanetti e rivisitazioni ripercorrono la carriera dell'artista. A partire dall'album icona del 1971

Concerti e follie sonore passando per 200 Motels. È Frank Zappa show

Un'orgia di musica in onore del folle e geniale Frank Zappa. Lo Zappa Trust, amministrato con cura certosina dal figlio Ahmet con il mitico Zappa Vaultmeister Joe Travers, dedica ai fan il cofanetto di otto cd The Mothers 1971, un altro box di sei album dal vivo dal titolo Zappa/Erie e la rivisitazione di un album-icona come 200 Motels, sempre del 1971, che era nato come colonna sonora dell'omonimo film diretto da Zappa con Tony Palmer, che vede nei panni di Zappa un sorprendente Ringo Starr e la partecipazione del batterista degli Who Keith Moon. Il disco è a tutti gli effetti un'opera (o un'operetta) con tanto di Royal Philarmonic Orchestra (affiancata dalla batteria di Ruth Underwood), con il coro degli Stop Score Singers e con un gruppo di chitarristi classici. Del resto nella confezione si trovano parti della composizione molto complesse e come sempre surreali. Questa è musica prettamente sperimentale e libera che non bada a nessuna convenzione passando dal rock all'avanguardia, dalla classica al funk, scritta nei camerini o nei motel durante le infinite tournée delle Mothers.

Le spiegazioni dello stesso Zappa di quest'opera, anziché chiarire il progetto, contribuiscono a confondere l'ascoltatore e ad immergerlo in un mondo musicale inviolato. «Pensate a una forma di pièce di musica orchestrale - scrive l'artista - con leitmotives, trasposizioni armoniche, ripetizioni lievemente alterate, arie atonali, tessiture poliritmiche» e via elencando, qualcuno potrebbe dire vaneggiando. Ma Zappa sapeva di non piacere a tutti e si beffava dei suoi detrattori dicendo: «A quelli che non possono sopportare The Mothers e hanno sempre pensato che fossimo solo dei pervertiti stonati, 200 Motels confermerà di certo i loro peggiori sospetti».

La complessità della sua opera e la sua beffarda visione della vita e della musica deflagrano negli otto dischetti di The Mothers 1971, il box definitivo dei concerti al mitico locale - con il celebre fuori programma dell'intervento di John Lennon e Yoko Ono - con in aggiunta la registrazione completa dello spettacolo finale al Rainbow di Londra e parte di alcuni show in Pennsylvania (a Harrisburg e a Scranton). Uscirà anche una versione del disco, dal titolo Fillmore East 1971, solo in vinile con bonus track e inediti eseguiti direttamente da Frank Zappa.

Non sarà una pietra miliare della storia del rock, ma è entrato nella leggenda il sodalizio tra Frank, John e Yoko il 5 e 6 giugno 1971. Le Mothers non erano state avvertite dell'arrivo del Beatle con signora e tutto si svolse all'insegna dell'improvvisazione. I pezzi non uscirono su disco perché Lennon usò i nastri per il suo album Some Time in New York City, e solo recentemente sono stati restituiti allo Zappa Trust. E poi la danza comincia; si parte con il classico Peaches En Regalia passando per King Kong di cui ci sono due versioni che insieme superano i 40 minuti di follie sonore. Ci sono anche lunghissime parti parlate (e in stretto slang) come il duetto (una sorta di commediola) Billy the Mountain in cui Flo & Eddie raccontano la storia di un monte e di una pianta come una favola (e il pezzo parlato viene eseguito ben quattro volte).

Se il tour del Fillmore fu un trionfo, non si può dire lo stesso di quello europeo. Il 4 dicembre 1971, al Casino di Montreux, un fan con una pistola lanciarazzi incendiò il locale (l'evento diede lo spunto ai Deep Purple per scrivere Smoke On the Water) e devastò la strumentazione della band. Il gruppo tornò sul palco il 10 dicembre al Rainbow Theatre di Londra e quel giorno accadde una tragedia. Mentre il gruppo eseguiva una cover di I Wanna Hold Your Hand dei Beatles, un fan (pare ingelosito dall'entusiasmo della sua fidanzata per Frank) salì in scena scaraventando Zappa giù dal palco, fratturandogli il collo e una gamba. Finì così il giro di concerti europeo. Zappa prese una guardia del corpo e disse: «A qualsiasi concerto rock c'è sempre tanta gente stramba».

Per i più accaniti, Zappa/Erie propone in 6 album tre concerti completi del periodo 1974-1976 con diverse formazioni, di cui solo dieci minuti sono stati pubblicati sul disco dal vivo Roxy & Elsewhere. Il repertorio dei concerti è un bell'excursus sulla carriera di Zappa.

Queste incisioni sono state rese pubbliche grazie a Joe Travers, che è cresciuto proprio a Erie e che, dopo 27 anni da Vaultmeister, ha riscoperto questi tesori.

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