La coppia De Niro-Scorsese di nuovo insieme per raccontare storie di indiani e petrolio

Nel film che parla della strage degli Osage c'è anche Leonardo DiCaprio

La coppia De Niro-Scorsese di nuovo insieme per raccontare storie di indiani e petrolio

Mentre Netflix sta per mandare in streaming, quest'autunno, The Irishman, film molto atteso perché riunisce la coppia vincente Robert De Niro e Martin Scorsese, si parla di una nuova collaborazione fra l'attore e il regista che hanno segnato un'epoca di grande cinema. Si pensi a Mean Streets, Toro scatenato, Quei bravi ragazzi, Taxi Driver e Casino, film ben presenti nell'immaginario collettivo. Tra l'altro, all'inossidabile duo dovrebbe aggiungersi Leonardo DiCaprio e allora sarà trionfo di talenti in Killers of the Flower Moon. Si tratta di un film drammatico che adatta l'omonimo romanzo di David Grann, dove si narra del massacro progressivo d'una tribù di indiani, gli Osage, avvenuto in Oklahoma negli anni '20 del Novecento. Un team da sogno per una storia crudele, ma vera, che ha richiesto diversi incontri tra Scorsese e i produttori con il capo tribù degli Osage, Geoffrey Orso in Piedi: in America i nativi indiani costituiscono una lobby tanto potente quanto temuta e gli Osage volevano essere sicuri di venir rappresentati in modo adeguato.

Le trattative fra i produttori Paramount e Imperative Entertainment sono andate in porto ed ecco delineato il tris d'assi. De Niro interpreterà il serial killer William Hale, pronto a instaurare il suo regno del terrore. Quando la tribù degli Osage scopre il petrolio nelle proprie terre, la cosa ingolosisce le compagnie petrolifere, decise a tutto pur di accaparrarsi l'oro nero. Di fatto, all'improvviso si verificano omicidi multipli, con l'intento di eliminare gli Osage. Gli accadimenti sono talmente efferati che deve scendere in campo l'Fbi per chiarire i livelli di connivenza tra politica e compagnie petrolifere.

Eric Roth è al lavoro sulla sceneggiatura di un western drammatico, data l'epoca, anche se il sottotitolo del libro che ispira il film, recita: The Osage Murders and the Birth of FBI, ossia Gli assassini degli Osage e la nascita della FBI. Quanto basta per pensare a un thriller politico, che segnerà la sesta collaborazione tra DiCaprio e Scorsese, di recente insieme ne The Wolf of Wall Street. Per tacere di Gangs of New York, The Aviator, The Departed, Shutter Island.

Per Martin Scorsese il genocidio compiuto dall'America bianca contro le nazioni native potrebbe trasformarsi in una metafora della decimazione del mondo naturale, considerato sacro dai nativi. Tema caro ai contemporanei, intanto che l'uomo fa scempio della natura e gli ambientalisti assumono sempre più potere. Inoltre, il libro di Grann è stato uno dei casi letterari del 2017, tanto da figurare nella classifica dei dieci migliori libri di saggistica stilata dal Time due anni fa.

Ufficialmente, negli anni in cui si ambienta il saggio, almeno 20 Osage vennero uccisi in modo misterioso (De Niro figurerà alla grande nel ruolo del killer seriale, il bovaro Hale), ma Grann sospetta che altre centinaia di indiani siano morti in strane circostanze.

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