Dai dubbi di Pilato alla rivolta d'Ungheria: il mondo visto con gli occhi di un "Kattolico"

Rino Cammilleri regala spunti per riscoprire la fede e la meraviglia

Dai dubbi di Pilato alla rivolta d'Ungheria: il mondo visto con gli occhi di un "Kattolico"

Rino Cammilleri è un apologeta cattolico. In questa veste scrive per la rivista Il Timone la rubrica «Il Kattolico». Di questi suoi interventi ha già realizzato tre raccolte. Ora arriva in libreria per i tipi di Fede&Cultura il quarto volume. Si intitola Il Vangelo fa parte del paesaggio? Il Kattolico 4. Spunti e riflessioni per riscoprire la meraviglia (pagg. 224, euro 19). In questo volume Cammilleri spazia ampiamente e sceglie del cattolicesimo, ma non solo, i versanti meno noti e li racconta con grande acume. Tanto da divertire e da fornire materiale di studio anche a chi cattolico praticante non è, come nel caso dello scrivente.

Belle ad esempio tutte le pagine dedicate alle donne nel medioevo. Piaccia o non piaccia ai progressisti, il medioevo cattolico ha lasciato grande spazio a regine, sante, intellettuali e, perché no, anche intrepide esploratrici. Non ci credete? Sfogliate la parte del volume dedicata a Gudridur Thorbjarnardottir. Attraversò l'atlantico ben prima di Colombo. Avanti e indietro verso Vinland. E non contenta andò in visita anche al Papa a Roma, forse anche raccontandogli dei suoi viaggi. Molto belle anche le pagine su Pilato. Cammilleri è bravissimo a spiegare con dovizia di particolari come il sinedrio riuscì a incastrarlo per fargli prendere una decisione che non aveva alcuna intenzione di accollarsi. I sacerdoti ebraici giocarono abilmente con il politico romano e i suoi guai con l'imperatore Tiberio. Infatti Pilato era uno dei protetti di Lucio Elio Seiano (20 a.C. - 31 d.C.), potente prefetto del pretorio. Seiano però finì strangolato o decapitato nel carcere mamertino quando Tiberio iniziò a diffidare di lui. E ciò fornì al gran sacerdote un ottimo strumento per convincere Pilato che qualsiasi turbativa in Giudea gli si sarebbe facilmente ritorta contro. Insomma, lavarsene le mani e lasciar fare agli israeliti era la sola salvezza politica per lo scaltro romano.

Ma questi sono soltanto esempi della lettura ad ampio spettro fatta dall'autore. Nel libro potrete trovare anche la politica francese all'epoca della battaglia di Lepanto (1571), l'insurrezione ungherese del 1956 e il cardinale Jozsef Mindszenty, la predicazione di San Paolo a Efeso, il complesso rapporto tra la schiavitù e il Cattolicesimo, e persino i pastorelli del presepe diventano oggetto di una dotta riflessione.

Sia chiaro, la lettura dei fatti di Cammilleri è chiaramente orientata. È davvero Kattolico con la K, convinto e non pronto a diluire le sue idee in brodini ecumenici. Se vi racconta il caso di Anneliese Michel, la ragazza tedesca che per la scienza era epilettica e per i suoi genitori e il vescovo Josef Stangl era posseduta dai demoni, la sua posizione è più che chiara. E non lo è soltanto su questo caso. Per Cammilleri il demonio è forza attiva dentro la Storia. Come i miracoli sono un fatto e quindi ampiamente ne discetta. Però non immaginatevi (sempre nell'ipotesi che non abbiate mai letto il Nostro) che abbia la tendenza alla predica. Non gli manca mai l'ironia o il gusto per le cose più leggere. Infatti vi spiega per molte pagine anche che cosa siano le «pasquinate» e come siano nate.

E troverete - sorpresab - un Pasquino molto meno anti-papale di quanto potreste immaginare. Quindi tutti avvisati, laici, cattolici o scintoisti: con questo libro sarete stupiti, d'accordo, in disaccordo, perplessi. Annoiati mai. E con i tempi che corrono è già questo un miracolo (editoriale, s'intende).

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