Cultura e Spettacoli

La star di Csi Miami accusato di molestie e frode giudiziaria

Un'ex assistente di David Caruso accusa l'attore di aver mentito per lui in una causa per molestie sessuali e di essere stata poi non solo raggirata dall'attore che non le ha dato la somma promessa per la sua falsa testimonianza in aula ma anche molestata per anni

La star di Csi Miami accusato di molestie e frode giudiziaria

Una ex assistente di David Caruso, il celebre protagonista della serie tv CSI Miami, ha ammesso pubblicamente di aver mentito per difendere l’attore dalle accuse di molestie di una donna e di essere poi finita lei stessa a subire le attenzioni sessuali da parte di Caruso. Che ha però tutt’altra versione dei fatti e accusa la donna di mentire solo per estorcergli denaro e rovinare la sua reputazione.

Tutto è cominciato con le incredibili dichiarazioni alla stampa dell'ex assistente di David Caruso (che si fa chiamare Jane Doe, che negli Usa è il nome dato alle donne che vogliono mantenere il loro anonimato durante un procedimento giudiziario). La donna ha ammesso di aver mentito sotto giuramento in una causa penale intentata all’attore da un’altra assistente per presunte molestie sessuali. In cambio della sua falsa dichiarazione in aula Jane Doe sostiene di aver ottenuto dall’attore italo-irlandese la promessa di una villa da 250mila dollari a Cuba, di un appartamento per sua sorella e di altri 200mila dollari per avviare un suo business privato. Ma poi, una volta scagionato, non solo David Caruso non avrebbe mantenuto fede ai patti, ma avrebbe iniziato anche a molestarla pesantemente, denudandosi davanti a lei, toccandole il sedere e strusciando il suo pene sulle sue spalle. Il tutto per intimidirla e convincerla a mantenere per sempre il segreto del loro accordo fraudolento. L’ex assistente della star di “CSI Miami” è ispanica, ma non avrebbe mai ottenuto la famosa villa promessa a Cuba. Tuttavia è lì che avrebbe accompagnato l’attore in un weekend che si è rivelato un vero incubo.

Secondo il racconto, era il dicembre 2015 e Caruso faceva sesso nella stanza adiacente con la donna che frequentava in quel periodo, urlando forte però il nome della sua assistente e chiedendo a quella donna di far sapere a Jane Doe che "aveva il membro grande come quello di un asino". Il giorno dopo l’attore, in spagnolo, sempre mezzo nudo, non avrebbe fatto che ripeterle "No mas burro, no mas burro!", ossia “Fermati asino, fermati, basta!”.

Inoltre la donna ha anche ammesso che è riuscita ad ottenere da Caruso 14mila dollari e il pagamento di un auto a noleggio. Non avendo ottenuto altro, ha quindi deciso di citare David Caruso in giudizio per interruzione illegittima del loro accordo e relativa frode ai danni della legge americana. E ora accusa l’attore di avere anche più volte fatto commenti razzisti e sessisti su neri, ebrei, gay e ispanici, in particolare sulle sue governanti guatemalteche che per lui avevano “il cervello delle dimensioni di una noce".

La pena per chi mente in aula sotto giuramento è severissima. C’è chi si chiede perché esporsi a tanto se non per un senso di rivalsa verso un uomo che ha continuato a lungo a credere di poter farla franca, molestando qualunque donna e prendendosi gioco della giustizia, mentendo e corrompendo. Per molte altre persone però Jane Doe sembra essere solo una mitomane.

L'avvocato dell’attore, Michael Weinsten di Lavely & Singer, ha fatto sapere che il suo cliente nega con veemenza ogni accusa e che la querelante Jane Doe ha già dato testimonianza giurata in aula su fatti che adesso nega, contraddicendosi da sola e in pratica autoaccusandosi di spergiuro. Il suo cliente è certo di non avere nulla da temere. Il dubbio resta. La storia è intricata come un giallo. Sembra davvero una storia perfetta per Horatio Caine, il detective che Caruso ha interpretato per ben dieci stagioni in “CSI Miami”.

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