Meno male che in un'intervista sì e nell'altra pure aveva prima giurato di smetterla col cinema poi spergiurato augurandosi «una lunga pausa». Annunci che fanno parte di una stramba tradizione del mondo dello spettacolo e che quasi mai vengono rispettati dai diretti interessati. Così in questi giorni Steven Soderbergh, forse l'ultimo enfant prodige del cinema statunitense (ha esordito a 26 anni nel 1989 con Sesso, bugie e videotape e da allora s'è divertito a girare uno o due film l'anno), è ai vertici dei botteghini nel suo paese con un curioso film, Magic Mike, tutto incentrato sugli spogliarelli maschili con il racconto dell'amicizia in un club di Dallas tra uno stripper e il suo giovane allievo a cui insegna tutti i trucchi del mestiere. Il protagonista è l'attore Channing Tatum (G.I. Joe - La nascita dei Cobra, The Eagle, 21 Jump Street) alle cui reali esperienze s'è ispirato lo sceneggiatore Reid Carolin che, scommettendo sul progetto, ne è anche uno dei produttori. E il successo è arrivato, improvviso e un po' inaspettato. Nel primo fine settimana di luglio Magic Mike s'è piazzato al secondo posto della classifica con quasi 40 milioni di dollari d'incasso. Oggi ha superato i 92 milioni. E solo negli Stati Uniti perché nel resto del mondo sta uscendo in questi giorni (è notizia freschissima il terzo posto nella classifica del Regno Unito) mentre in Italia la Lucky Red col marchio Key Film lo distribuirà dal 21 settembre. Un successo eclatante soprattutto se si pensa a quanto il film è costato, solo 7 milioni di dollari. Per avere un'idea, gli altri titoli che dominano la classifica partono da un budget di 50 milioni di dollari per arrivare ai 185 di Brave e ai 230 di The Amazing Spider-Man.
Un film low cost tra i più redditizi per Steven Soderbergh che non vedeva tanti dollari dalla trilogia di Ocean's grazie però a star del livello di George Clooney, Brad Pitt e Matt Damon. I suoi film più recenti, dal 2005, sono stati tutti dei flop: Bubble, Intrigo a Berlino (nonostante George Clooney e Cate Blanchett), i due film su Che Guevara. Mentre anche The Informant, Contagion e Knockout - Resa dei conti hanno avuto un riscontro molto al di sotto delle aspettative. Chissà se è anche per questo che negli ultimi mesi il regista (ma spesso anche sceneggiatore, montatore, direttore della fotografia...) non faceva altro che dichiarare di voler lasciare il cinema e dedicarsi ad altro. Bene ora «magic» Soderbergh è invece completamente ringalluzzito, ha già girato The Bitter Pill sempre con Channing Tatum insieme a Rooney Mara, Jude Law e Catherine Zeta-Jones, mentre a breve sarà di nuovo sul set per Behind the Candelabra, film televisivo targato Hbo con Michael Douglas nel ruolo del popolarissimo showman e musicista Liberace, morto nel 1987 dopo 40 anni di successi.
Ma è grazie a Magic Mike, che ai primi di agosto animerà la Piazza Grande del festival di Locarno, se Soderbergh è tornato sulla cresta dell'onda. Così senza perdere tempo vuole già creare una sorta di marchio e col protagonista Channing Tatum, un metro e ottantacinque di muscoli che a diciannove anni sbarcava il lunario facendoli ben vedere (non solo quelli per la verità...), sta già sviluppando un musical teatrale ispirato al film che dovrebbe spopolare a Broadway la prossima estate. Sì perché il segreto di questa divertente storia sul mondo dello spogliarello al maschile è nella trasversalità del pubblico. Pare infatti che la fortuna al botteghino sia dovuta soprattutto all'entusiasmo degli spettatori gay.
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