Cultura e Spettacoli

La denuncia choc di Valentina Nappi: "Gli ultracattolici mi minacciano di morte"

La regina del porno, Valentina Nappi, denuncia a Dagospia di essere vittima di una potente macchina del fango da parte di un gruppo ultracattolico, dal quale le sono arrivate anche minacce di morte

La denuncia choc di Valentina Nappi: "Gli ultracattolici mi minacciano di morte"

La pornostar Valentina Nappi è al centro di una nuova polemica che riguarda un'organizzazione cattolica e PornHub, uno dei principali siti mondiali interamente dedicato al mondo del porno. A causa di una foto con indosso una t-shirt con il logo del sito, l'attrice è oggetto da diversi giorni di un sistematico attacco mediatico da parte di persone legate all'organizzazione Exodus Cry o, comunque, alla corrente religiosa ultracattolica. È stata la stessa Valentina Nappi a denunciare i fatti attraverso una lunga lettera inviata al sito Dagospia.

"C’è una campagna in corso, Traffickinghub, che si rivolge soprattutto contro Pornhub, e viene sostenuta dall'organizzazione Exodus Cry", scrive l'attrice, spiegando che sul proprio sito web, l'organizzazione si dichiara mossa da profondi ideali religiosi: "Il nostro scopo è essere una organizzazione basata sulla fede modellata sulla persona di Gesù". Valentina Nappi spiega che persone legate a questa associazione hanno iniziato contro di lei una "guerra", perché Pornhub sarebbe un vettore di immagini pedopornografiche. Essendo lei una delle più note esponenti del mondo del porno a livello internazionale, ed essendo lei lavorativamente legata a quell'azienda, è stata di conseguenza accusata per gli stessi motivi. "Ho risposto che le accuse a Pornhub sono spazzatura (come spiegato nell'articolo di Vice, il materiale pedopornografico circola enormemente di più sui principali social network, ad esempio Facebook, che su Pornhub) e da lì si è attivata un'impressionante macchina del fango ai miei danni", ha spiegato la Nappi.

Contro di lei si è riversata una grande quantità di offese: "Sono stata insultata, chiamata pedofila, trafficante di bambini, stupratrice e chi più ne ha più ne metta. Sono stata minacciata di morte". Valentina Nappi fa anche nomi e cognomi, indicando in una donna la "mandante" del linciaggio mediatico nei suoi confronti. "È stato diffuso il numero del mio agente Mark Spiegler, che ha ricevuto chiamate anche di notte in cui si minacciavano azioni legali nei miei confronti. Ho subito segnalazioni in massa contro i miei account social", ha raccontato Valentina Nappi. Pare le siano stati anche sospesi i profili Instagram, sia il suo che quello di suo marito e del coniglio, nonché uno di un progetto culinario completamente estraneo a Pornhub e al mondo del porno.

"Sono stati usati ‘bot’ contro di me, come è evidente da alcune cose scritte che tradiscono l'origine non umana di molti messaggi.

Tutto questo è impressionante, ho avuto la sensazione di aver toccato interessi importanti", conclude la Nappi, che ora vuole arrivare fino in fondo per capire come potrà evolversi questa situazione.

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