Drusilla Foer: "Qui a Sanremo sembro la donna più normale"

Nel mezzo delle polemiche divampate finora, "l'anziana soubrette" rischia di apparire il personaggio meno trasgressivo

Drusilla Foer: "Qui a Sanremo sembro la donna più normale"

“Avrei dovuto essere io la figura che portava scandalo, ma visto quello che è successo finora, forse qui sono la donnina più normale.. di scandali sembra che qui ne manchino”. Così scherza Drusilla Foer in conferenza stampa a Sanremo. Nel mezzo delle polemiche divampate finora, rischia di apparire il personaggio meno trasgressivo. Tra i ciondoli di cannabis di Ornella Muti, l’auto-battesimo di Achille Lauro, le lacrime copiose sul razzismo di Lorena Cesarini e il trans politicamente scorretto di Checco Zalone, “l’anziana soubrette” - come lei si definisce - per ora (poi vediamo che dirà sul palco questa sera), appare l’ospite più sobrio. Drusilla, alter ego o meglio personaggio inventato sotto i cui abiti femminili c’è Gianluca Gori, sarà la conduttrice della terza serata ma soprattutto la prima “en travesti” sul palco di Sanremo. Attrice, cantante, scrittrice, star del web, sta facendo sold out con il suo show “Eleganzissima”, si presenta in conferenza stampa a Sanremo con i suoi modi gentili, raffinati, colti, eleganti.

“Sul palco intendo divertirmi con Amadeus - ha detto - e divertirsi non vuol dire parlare di cose stupide. C’è intelligenza nel divertimento”. Quale tema porterà nel dibattito “sociale” sanremese non lo vuole rivelare (“Ci sarà un momento in cui mi racconterò”), ma dice la sua sulla favola 'scorretta' di Checco Zalone dell’altra sera, criticata a una parte della comunità Lgbt: "Credo che comunque sollevare un dibattito sia un valore. Sono spesso disposta a scalzare le mie opinioni. Lui ha voluto smuovere le acque, ed è un bene. Una televisione che lo permette è irrorata di civiltа". A chi le chiede, lei che è una alfiere delle rivendicazioni femminili ma non femministe, se è ora che torni una conduttrice unica la Festival, risponde: "Sarebbe ganzo, a patto che abbia talento e sia brava. A me piacerebbe anche un Papato donna. Sarebbe interessante anche avere dodici vallettoni belli sul palco". E sull’ansia scherza: "Non devo pensare a quante persone mi guarderanno, io penso di andare alla fiera della salsiccia. E faccio i miei spettacoli pensando a un solo spettatore seduto in poltrona". E "finalmente - scherza infine- posso mettermi 8 vestiti in una sola serata, quando mi ricapiterà più”.

Ma la conferenza è anche un momento per festeggiare i dati di ascolto che anche per la seconda serata sono trionfali. Ancora di più della prima, il che dimostra che questo Festival sarà veramente il simbolo della ripartenza. Mercoledì in media sono stati davanti alla tv 11 milioni 320 mila telespettatori pari al 55.8% di share. L'anno scorso per la seconda serata ce n’erano stati molti meno: 7 milioni 585 mila spettatori con il 42.1%. Lo share raggiunto è il più alto della seconda serata del festival dal 1995, quando Pippo Baudo, con Anna Falchi e Claudia Koll, centrò il 65.42%. Con il risultato di ieri la seconda serata del festival supera gli ascolti della prima (10 milioni 911 mila, pari al 54.7% di share) evitando il tradizionale calo fisiologico.

I risultati migliorano anche quelli del 2020, quando la seconda serata del festival aveva avuto in media 9 milioni 693 mila spettatori e il 53.3% di share.
In valori assoluti, l’ascolto è ai livelli del festival 2013, condotto da Fabio Fazio (11 milioni 330 mila). Insomma, dopo questi risultati già si sta pensando all’Amadeus quater.

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