Eurovision 2022, Ucraina chiede esclusione della Russia e delle tv russe

L'emittente nazionale ucraina ha chiesto l'estromissione della Russia e delle emittenti televisive del Cremlino dalla competizione canora, ma l'EBU ha chiarito: "Il nostro evento non è politico"

Eurovision 2022, Ucraina chiede esclusione della Russia e delle tv russe

Lo scontro tra Russia e Ucraina si combatte anche lontano dal fronte. L'Eurovision Song Contest è l'ultimo baluardo dove Kiev prova a combattere contro i russi, chiedendone l'esclusione dalla gara canora, che si svolgerà a Torino a maggio.

La richiesta ufficiale di estromettere la Russia dall'evento musicale è arrivata poche ore fa dall'emittente televisiva statale ucraina, Suspilne UA:PBC, attraverso i suoi canali social. Il comunicato è indirizzato a Delphine Ernotte Cunci, presidente di France Télévisions e dell'European Broadcasting Union, organizzatore dell'Eurovision. "L'esclusione della Russia da questo evento canoro - si legge nel comunicato - sarà una potente risposta da parte della comunità internazionale delle emittenti pubbliche alle inaccettabili azioni aggressive e illegali della Federazione Russa e il sostegno alla politica di aggressione ostile delle emittenti statali del paese".

Nella lettera, l'emittente nazionale ucraina chiede non solo che la Russia venga esclusa dalla competizione canora, ma anche che le emittenti televisive di Cremlino, in particolare Channel One e la compagnia televisiva e radiofonica statale VDTRK, vengono estromesse dall'Eurovision e dall'European Broadcasting Union. A sostegno della sua richiesta, l'emittente ha lanciato sui social la campagna #EurovisionWithoutRussia. La risposta dagli organizzatori della manifestazione musicale internazionale non si è fatta attendere ed è arrivata attraverso il sito Goteborges Posten: "L'Eurovision Song Contest è un evento culturale non politico che unisce i paesi e celebra le differenze attraverso la musica. I membri dell'EBU sia in Russia che in Ucraina si sono impegnati a partecipare all'evento di quest'anno a Torino e intendiamo accogliere e far partecipare artisti di entrambi i paesi a maggio. Naturalmente, continuiamo a seguire da vicino gli sviluppi". La replica dell'EBU ha incontrato, però, lo sdegno dell'emittente televisiva svedese SVT che, nella persona dell'amministratore delegato Hanna Stjärne, ha criticato la decisione degli organizzatori, invitandoli a rivedere la loro decisione.

Intanto sul fronte della competizione canora le difficoltà rimangono. La Russia non ha ancora annunciato il suo rappresentate, ma all'appello mancano ancora Serbia, Svizzera, Svezia, Romania, Islanda e Francia.

L'Ucraina, invece, dopo il forfait improvviso della cantante Alina Pash - ritiratasi pochi giorni fa alla vigilia dello scoppio della guerra proprio per motivi legati alla crisi - sarà rappresentata dalla Kalush Orchestra, una band hip-hop dai tratti folk molto popolare in Ucraina.

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