Tra poche ore anche il 2019 andrà via segnando, almeno nel “sentire comune”, la fine di un decennio (infatti si discute sull’effettiva fine del decennio da un punto di vista scientifico, ma questo ora non ci riguarda). Gli ultimi anni hanno segnato dei cambiamenti profondi anche nella royal family, che più volte ha dimostrato di sapersi adattare ai tempi che cambiano talvolta fin troppo velocemente. Come un’araba fenice la royal family è più volte risorta dalle sue stesse ceneri, rinnovandosi e trovando nuova linfa vitale nei suoi esponenti di spicco.
Il giornale Amica ha stilato una lista degli eventi che hanno sconvolto nel bene e nel male la Corona britannica. L’elenco, però, nasconde una sorpresa. La protagonista (sebbene a volte “indiretta”) di molti di questi avvenimenti è stata Kate Middleton. Il primo evento risale al non troppo lontano 29 aprile 2011, quando il principe William ha sposato la sua Kate. Il matrimonio, definito “il royal wedding del secolo” è stato guardato in diretta online da circa 2 miliardi di persone (per quello di Lady Diana vi furono 800 milioni di persone davanti alla televisione). Non sono stati tanto i numeri a creare un cambiamento epocale nella royal family, quanto il fatto che Kate Middleton fosse una commoner destinata a diventare regina. La duchessa di Cambridge ha rotto un vero e proprio tabù, spianando la strada anche al futuro matrimonio di Meghan Markle e del principe Harry.
Il 23 luglio 2013 è nato il principe George, primogenito di William e Kate. Era dal 1982 che la dinastia britannica non vedeva un nuovo erede e, soprattutto, un futuro re. Questa nascita ha segnato per i Windsor l’inizio di una nuova fase, una spinta al cambiamento per una monarchia che stava “ristagnando”. George sta crescendo il più possibile come un bambino normale. La sua educazione fa parte di un desiderio di libertà che William ha ereditato da sua madre, la quale ha sempre cercato di spronare i figli a guardare oltre le mura del palazzo. Il 9 settembre 2015 la regina Elisabetta ha superato l’antenata Vittoria, divenendo la sovrana più longeva della Storia con 63 anni e 216 giorni di regno. Un primato che il principe Carlo non pare proprio destinato a eguagliare.
Nel 2016, durante il lancio della charity Heads Together, William e Harry hanno affrontato per la prima volta il tema della salute mentale. Il principe Harry ha ammesso di aver sofferto molto dopo la morte della madre e che il fatto di aver represso il suo dolore ha peggiorato una situazione già grave. Una confessione del genere poteva rivelarsi un’arma a doppio taglio, incrinando l’immagine perfetta della royal family (sebbene di “incrinature” ve ne fossero già state in passato con Carlo e Diana) o, almeno, dei suoi membri più giovani. Invece i due principi ne sono usciti rafforzati e più amati che mai. Prima di Harry solo sua madre, nella famosa intervista alla BBC, aveva osato spiegare i suoi problemi di bulimia.
Nell’agosto del 2017, dopo aver preso parte con la regina a 22.219 eventi ufficiali dal 1952, il principe Filippo si è ritirato a vita privata. La royal family ha perso uno dei suoi pezzi più importanti per quel che concerne l’immagine pubblica. La mancanza di Filippo e delle sue storiche gaffe si sente ancora oggi. Fino a pochi anni fa la linea di successione al trono inglese prevedeva che gli eredi maschi potessero sorpassare le femmine anche se nati successivamente. La regina Elisabetta, però, ha provveduto a cambiare le cose attraverso il Crown Act del 2013. Un rinnovamento radicale per la royal family, una distruzione alle fondamenta per costruire qualcosa di nuovo e al passo con i tempi. Per questo motivo la principessa Charlotte non è stata sorpassata dal fratello minore Louis, ma rimane ben salda al suo posto nella linea di discendenza.
Nel 2018 una nuova ventata di modernità di nome Meghan Markle è entrata a palazzo. Meghan è afroamericana, divorziata, commoner e prima di diventare duchessa di Sussex era un’attrice. Il suo arrivo ha sconvolto la royal family. Per la prima volta le informazioni relative alla nascita di un royal baby, ovvero Archie, non sono state diffuse subito dopo il parto, avvenuto il 6 maggio scorso. Gli inglesi hanno dovuto attendere per giorni prima di vedere il nuovo arrivato in casa Windsor.
Tuttavia Harry e Meghan non hanno voluto nascondere gli oneri che accompagnano gli onori di una vita a palazzo. Lo scorso ottobre, nel documentario “Meghan e Harry: an African Journey”, i duchi di Sussex non hanno raccontato solo il loro tour in Africa, ma anche le difficoltà che affrontano quotidianamente a causa dell’assedio dei media. La mancanza di privacy peserebbe molto sulle loro esistenze. La confessione di Harry e Meghan, però, è stata accolta in modo piuttosto tiepido dal pubblico, che si è spaccato a metà tra sostenitori e detrattori. Il magazine Amica usa il termine giusta quando definisce “controversa” l’immagine della royal family venuta fuori dal documentario.
Infine il terremoto mediatico degli ultimi mesi che ha rischiato di far perdere la Corona ai Windsor, ovvero lo scandalo Epstein che ha coinvolto il principe Andrea. Una pagina di storia della monarchia inglese ancora da scrivere, almeno in parte, ma che è già costata al duca di York il ritiro dalla vita pubblica dopo una disastrosa intervista concessa alla BBC. Andrea sperava di difendersi in modo convincente, invece le sue risposte sono diventate le sabbie mobili in cui è sprofondata la sua dignità.
È possibile che nel 2020 venga chiamato a testimoniare nel processo Epstein negli Stati Uniti e, forse, la verità verrà finalmente fuori. Un nuovo annus horribilis, dopo il 1992, sta per concludersi anche a Buckingham Palace. Cosa riserverà il nuovo decennio alla royal family?
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