Cultura e Spettacoli

Il film del weekend: Il pescatore di sogni

Un grande cast sprecato in una commedia ambiziosa ma troppo carezzevole e, in definitiva, trascurabile

Il film del weekend: Il pescatore di sogni

“Il pescatore di sogni”, film di Lasse Hallstrom (già regista di “Chocolat”), è la trasposizione cinematografica del romanzo “Pesca al salmone nello Yemen” di Paul Torday. Si tratta di una favola contemporanea che mischia commedia, sentimentalismo e satira politica.

Alfred (Ewan McGregor) è un biologo esperto in ittica che lavora per il governo britannico e che si ritrova coinvolto, in qualità di responsabile, in un progetto che gli pare una follia: esaudire il desiderio di uno sceicco di introdurre la pesca al salmone negli aridi altipiani dello Yemen. Il tutto su pressione della portavoce del Primo Ministro, la cinica Patricia Maxwell (Kristin Scott Thomas), che è alla disperata ricerca di una buona notizia sul Medio Oriente che distolga l’attenzione dall’ultimo fallimento del governo. Alfred il razionale abbandonerà piano piano la sua vita ordinata ed ordinaria grazie all’aiuto del misticismo illuminato dello sceicco e all’amore dell’assistente di quest’ultimo, Harriet (Emily Blunt).

Nonostante il cast di alto lignaggio e le location di sicuro appeal, non ci si appassiona mai veramente e latita l’empatia con il pubblico. Forse a supporto dei sogni di cui al titolo italianizzato, resta la figura meno credibile di tutte, ossia lo sceicco saggio e dall’umorismo mistico quanto arguto. L’attore che lo interpreta è l’egiziano Amr Waked, già visto in “Syriana”. Ebbene, ha una luce negli occhi che gli fa perdonare perfino lo stucchevole e retorico intento di fare da paciere tra cultura occidentale e cultura orientale, tra scienza e fede e chi più ne ha più ne metta purché in salsa buonista. La metafora del fiume, del salmone che risale la corrente, il fatto che da generazioni questo pesce venga allevato in gabbie e possa quindi aver perso l’istinto a vivere secondo la sua natura (proprio come l’uomo moderno), è uno spunto ricco, poetico e importante proprio perché alla portata di tutti a livello di comprensione.

Peccato che le riflessioni a riguardo restino solo abbozzate e tutto venga trattato in maniera davvero troppo semplicistica e prevedibile.

Commenti