Cultura e Spettacoli

Foo Fighters a tutta birra sulle autostrade del rock

Esce l'album con otto brani dedicati ad altrettante capitali del suono americano. Arriva anche la serie tv on the road in onda su Sky Arte

Foo Fighters a tutta birra sulle autostrade del rock

Wasted Light ha fatto il botto. È volato in vetta alle classifiche di mezzo mondo e ha conquistato quattro Grammy. I Foo Fighters di Dave Grohl con quell'album hanno portato il rock alternativo ad un pubblico enorme senza snaturare il loro suono. Non sono una band comune i Foo Fighters, non potrebbero esserlo guidati da Grohl, ex batterista dei Nirvana (passato alla chitarra) sempre in cerca di nuove emozioni. L'anno scorso per esempio ha girato il film Sound City (vi ha preso parte anche Paul McCartney) per raccontare la vita in uno studio di registrazione di Los Angeles. Ora il suo nuovo progetto - alla vigilia del ventesimo anniversario dei Foo Fighters - è molto ambizioso e affascinante. Si chiama Sonic Highways ed è un disco-viaggio in otto città americane per raccontarne la storia musicale, corredato da una serie tv in otto episodi (in onda da noi al mercoledì su Sky Arte) con interviste ai personaggi più significativi della scena locale. «Si sente subito che questo è un album dei Foo Fighters - spiega Grohl - ma dentro c'è qualcosa di più profondo. Queste città e queste persone ci hanno portato ad allargare la visuale ed esplorare nuovi territori musicali, senza però farci perdere il nostro sound».

Un progetto impegnativo e sontuoso (Grohl ha investito parecchi soldi) nato nella mente dell'artista già prima dell'incisione di Wasted Light. Sonic Highways è un disco on the road... La band ha visitato otto città scrivendo un brano per ciascuna di esse e cercando di raccontarne l'eredità musicale. «Ho intervistato dei personaggi fantastici - ricorda Grohl - nessuno si è tirato indietro. Persino Obama che è un grande appassionato di rock. Quel giorno ha fatto un discorso sulla guerra, ha dato una medaglia a un eroe dell'Iraq e io mi sono detto: figurati se ora si mette a parlare con me di Stevie Wonder. Invece il colloquio, che doveva durare 15 minuti, è andato avanti per tre quarti d'ora. L'intervista più emozionante è stata quella a Norah Guthrie, la figlia del grande Woody, ha un'energia contagiosa, ma è stato emozionante incontrare anche Willie Nelson, Dolly Parton, Roky Erickson».

Dal re dei «fuorilegge» country Willie Nelson al rock psichedelico dei 13th Floor Elevator di Erickson c'è un abisso; quell'abisso che i Foo Fighters colmano col loro suono ruvido e tonitruante che fa da collante ideologico al progetto che, con la dura Subterranean, fa tappa a Seattle, dove le leggende locali sono Jimi Hendrix, i Pearl Jam e (guarda caso) i Nirvana. «È stata una scelta molto personale - ricorda Grohl - perché in questi studi i Nirvana hanno inciso il loro ultimo album e i Foo Fighters hanno registrato il loro primo cd». Si va poi a Chicago, capitale del blues elettrico dove Buddy Guy (grande vate blues presente nel film) fa da maestro a Tom Morello, per inventare Something From Nothing. C'è poi Washington, la Capitale con i suoi monumenti scintillanti e con i suoi sobborghi diseredati in cui la band - che qui ama in particolare i Bad Brains e Henry Rollins - confeziona The Feast and the Famine. Nashville è la città del country ma i Foo Fighters non si lasciano ammorbidire (d'altra parte qui i loro idoli sono l'adottivo Jack White e gli esplosivi Kings of Leon) e costruiscono la variegata Congregation. Un vero viaggio musicale non può prescindere da New Orleans; la band è approdata quindi alla prestigiosa Preservation Hall, con in testa le note della tromba di Louis Armstrong e del pianoforte di Dr.John tagliate con i nuovi suoni di Lil Wayne. Da questo inedito connubio è nato il cocktail di rock condito con trombone, tuba, sax e clarinetto della Preservation Hall Jazz Band di In the Clear. In What Did I Do? God As My Witness c'è l'anima texana di Austin, dove la band sposa il country di Willie Nelson con la psichedelia. A New York Grohl trova «il suo piccolo universo di musica» spaziando dai Velvet Underground agli Yeah Yeah Yeahs, reinventandolo in I Am a River. L'intrigante e movimentato viaggio termina a Los Angeles, tra il deserto di Joshua Tree e rimembranze dei Guns N'Roses e dei Beach Boys, con la vibrante Outside.

Il disco sarà pubblicato anche in versione LP, con otto copertine che rappresentano le varie città del percorso armonico.

Commenti