Francis Ford Coppola si concentra sul ricordo delle sue radici italiane e soprattutto meridionali. Il regista, scrittore e produttore è intervenuto al convegno che si è tenuto ieri al Teatro del Verme di Milano, sull'argomento "Ritrovare le radici per incontrare il futuro: la mia Basilicata". Per Coppola è stata un'occasione importante, dato che da tempo ha riallacciato i rapporti con la sua terra natale, in particolare Matera e la sua provincia, teatro di pellicole che rappresentano la storia del cinema, come "La Passione di Cristo" e "Il Vangelo Secondo Matteo".
Coppola è stato anche ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa" in questi giorni. Ha parlato del suo incontro con i migranti al Cara di Matera, aggiungendo che ha scritto un film su questa tematica. «L’ho scritto – ha spiegato il regista – ma la cosa che mi interessa ora è farlo in modo interamente nuovo, utilizzando le tecnologie che esistono oggi e che vengono utilizzate dalla TV per esempio nello sport, oppure farlo dal vivo». In altre parole, Coppola si pone in controtendenza con altri registi che vedono il nemico nelle nuove tecnologie al servizio del cinema.
Sempre da Fazio, il regista ha raccontato di come la madre, da piccolo, gli dicesse di
essere fortunato a essere americano, mentre il padre gli ricordava di essere fortunato a essere italiano. «Per me era molto divertente - ha concluso - essere così fortunato e rappresentare entrambi i popoli».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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