Migliaia di persone hanno dato l'ultimo saluto a Fabrizio Frizzi nella chiesa degli Artisti a Roma. La cerimonia è stata una sorta di lungo e sentito abbraccio al conduttore che si è spento a soli 60 anni per una emorragia cerebrale. L'omelia di don Walter Insero ha commosso tutti i presenti alla funzione religiosa. Il sacerdote ha ricordato l'uomo "Fabrizio", la sua gentilezza e quella generosità che in tanti gli hanno riconusciuto in vita e ora anche da morto. "Oggi salutiamo un artista, un amico, un fratello. Fabrizio era consapevole della sua vita meravigliosa. Partecipava a tutte le manifestazioni di beneficenza. Oggi questa chiesa e' assediata dall'effetto che tutti gli vogliono dimostrare. In Rai mi hanno confessato che negli ultimi mesi lo chiamavano 'Il combattente con il sorriso".
Poi ha svelato un retroscena su questi ultimi mesi di battaglia con la malattia: "Lui amava le persone era sempre l'ultimo ad uscire dallo studio perché rimaneva a salutare a firmare autografi. Fabrizio sta raccogliendo quello che ha seminato. Non ci sono cose che arrivano così per caso. E' stato un uomo generoso. Mi ha sempre colpito la sua capacità di compassione - ha aggiunto - lui sapeva gioire, esprimeva la purezza della sua anima e dei suoi sentimenti.
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