Gli anglosassoni lo chiamano «binge watching». In italiano si potrebbe dire maratona televisiva, anche se ormai si fa soprattutto con il computer o il tablet (sebbene le smart tv siano in aumento). Nella pratica significa che ormai è prassi abbastanza comune guardarsi una serie televisiva tutta di fila su uno dei servizi di streaming che lo consentono. Si è arrivati addirittura a discutere di quanto possa essere dannoso per la salute. Ed il pubblico, soprattutto quello giovane, è così È solo uno degli effetti, forse il più visibile, della rivoluzione digitale del prodotto televisivo. Una rivoluzione che ha cambiato anche la natura stessa delle serie. Che ora vengono pensate proprio per questo tipo di visione. Per rendersi conto di tutte le sfaccettature del fenomeno niente di meglio del libro di Neil Landau (guru della sceneggiatura a stelle e strisce) appena pubblicato da Dino Audino editore: Netflix e le altre (pagg. 142, euro 15).
Landau intervista molti dei suoi colleghi più bravi da Tom Fontana (Oz) a Charlie Brooker (Black Mirror) per farsi raccontare come è cambiata e come cambierà la televisione. Ne viene fuori un saggio a più voci che di sicuro interesserà gli addetti ai lavori ma anche chi non vuol limitarsi a guardare le serie televisive ma vuole anche capire che meccanismi ci sono dietro la loro creazione.
Qui ci limitiamo a segnalare due tendenze che cambieranno la televisione nel breve periodo. La nicchia è il nuovo mainstream e in tutte queste nicchie (generi) sta per iniziare un'epoca molto darwiniana. Chi non l'azzecca non dura più di una stagione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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