All'origine c'è un fumetto Riverdale, piuttosto famoso negli Usa, e ignoto da noi. L'omonima serie che, ovviamente, negli States è partita in vantaggio, trasforma l'originale di carta, che racconta le vicissitudini di un gruppo di ragazzi che vive in una piccola «ridente» cittadina, in qualcosa di decisamente più crime e torbido.
La fiction (da oggi alle 21 e 15 su Premium Stories) è un po' Twin Peacks e un po' Beverly Hills 90210, il mix ripensato per essere adatto alla nuova generazione dei millennials. Promette di essere il nuovo teen-drama di riferimento. Per guardare la fiction, dunque, bisogna mettersi nel mood di quel pubblico (ammesso di riuscirci ancora). In quell'ottica il prodotto ha dei punti di forza: i dialoghi sono pensati per essere giovani e «taglienti», gli attori e le attrici sono tutti bellissimi e c'è quel pizzico di sesso (compreso un bacio lesbo) che per chi è pieno di ormoni... Le storie personali si incrociano come in una soap fatta bene, con un doppio piano genitori-figli (in modo che alla fine anche un adulto che si faccia tirare in mezzo finisce col mettersi sul divano con i ragazzini). E sullo sfondo c'è anche un po' di giallo perché tutta la trama ruota, ma piuttosto alla lontana, sulla misteriosa morte di uno dei gemelli Blosson, Jason (gli sopravvive la sorella cattiva Cheryl). È caduto dalla barca? Gli hanno sparato? Qualcuno ha sentito un colpo di fucile ma non ne può parlare.
Insomma il duo Greg Barlanti (produttore) e Roberto Aguirre-Sacasa ha messo assieme gli ingredienti giusti e li ha shakerati. Però, se avete fatto il palato a fiction più mature e strutturate, un certo sapore di artificiale è inevitabile che vi resti in bocca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.