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Se si deve parlare di una serie storica di Netflix di norma viene in mente The Crown, di cui è da poco arrivata la seconda stagione. Però il servizio di streaming schiera tra i suoi titoli da novembre L'altra Grace, la seconda fiction di quest'anno tratta da un romanzo della scrittrice canadese Margaret Atwood (l'altra è la pluripremiata The Handmaid's Tale).

Il romanzo della Atwood e quindi anche la serie si ispirano a fatti veri. Grace Marks, una cameriera di origine irlandese emigrata in Canada, nel 1843, fu condannata assieme a uno stalliere per l'omicidio di Thomas Kinnear, il loro datore di lavoro. All'epoca Grace aveva 16 anni. McDermott, lo stalliere, fu condannato alla pena di morte e impiccato poco dopo il processo. Anche Grace fu inizialmente condannata a morte, ma la pena fu poi commutata in 30 anni di carcere. Anni di detenzione prima in manicomio, poi nella prigione di Kingston. La condanna fu da subito controversa: fu difficile stabilire se il ruolo della giovane Grace fosse stato determinante oppure solo accessorio. Tutta la storiaccia ricevette molta attenzione pubblica anche perché, stando alle cronache, la ragazza era molto bella.

La serie ripercorre la vicenda con una mirabile costruzione di flashback, rivissuti da Grace (interpretata da Sarah Gadon) in carcere mentre viene

psicanalizzata da un medico. Ne esce un affresco delle classi povere ottocentesche veramente convincente. Con ovviamente grande attenzione alla condizione e alla psicologia femminile. Studiati alla perfezione i dialoghi.