FuoriSerie

Arriverà il 18 di questo mese su Youtube una web serie italiana che potremmo considerare, con tutte le differenze di budget e mezzi del caso, una sorta di piccola Vikings di casa nostra. Indictus La Terra è di nessuno, si ispira a fatti storici e personaggi realmente esistiti. Siamo nell'anno del Signore 1063. Nella battaglia di Cerami i soldati normanni (discendenti dei vichinghi) di Serlon d'Altavilla ( interpretato da Roberto Luigi Mauri) e del suo fraterno compagno d'armi Arisgot (Dario Raimondi) sconfiggono in campo aperto 3mila arabi nell'arco di una notte. Si compie così il trionfo definitivo del Gran Conte Ruggero I d'Altavilla (Santi Cicardo) che ora può allontanare dalla Sicilia gli Arabi infedeli attraverso la creazione della Contea di Jerax (detto così suona più esotico dell'odierno Geraci Siculo), di cui Serlon diventa vassallo. Ma alla corte di Ruggero la politica gioca le sue carte e si intreccia con le vicende personali, la moglie Adelasia (Valeria La Bua) è preoccupata per la malattia del figlio Simone, affidato alle cure di Engelmaro (Massimo Graffeo) e all'occhio attento del servo arabo convertito Abdel Nasser (Giuseppe Cimarosa). Girano nell'orbita del nuovo centro del potere anche Aldruda, giovane moglie di Serlon, e Ibrahim (Manfredi Russo), Emiro di Castrogiovanni, simbolo di attaccamento alla fede islamica e di vasta conoscenza ma alleato di Ruggero.

Ne esce

un quadro variegato e ben fatto (la regia è di Francesco Dinolfo la sceneggiatura di Marianna Lo Pizzo) di una regione contesa e di confine che è anche metafora di quello che sta accadendo nel nostro mondo globalizzato.

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