Un giallo da Oscar con Steiger e Poitier

Il venerabile canadese Norman Frederick Jewison, novantatré anni il prossimo luglio, è uno dei registi più poliedrici di Hollywood. Nel suo sterminato albo d'oro troviamo il dramma (Cincinnati Kid, 1965 e Storia di un soldato, 1984), il poliziesco (Il caso Thomas Crown, 1968), il musical (Jesus Christ Superstar, 1973), la commedia (Non mandarmi fiori, 1964 e Stregata dalla luna, 1987), tanto per limitarci ai più noti. La calda notte dell'ispettore Tibbs (Sky Suspense, ore 21.00) è un poliziesco vigoroso e psicologicamente sottile, dove la trama gialla è tenuta in secondo piano rispetto alla denuncia sociale, leggi razzismo. Siamo a Sparta, Mississippi, profondo Sud degli Stati Uniti. In piena notte l'agente di ronda Sam Wood (Warren Oates) s'imbatte nel cadavere di un industriale che conta. E subito nella rete del capo della polizia, lo sbrigativo Bill Gillespie (Rod Steiger), cade un elegante signore nero appena sceso dal treno. Portato in guardina senza convenevoli, l'uomo si presenta, suscitando non poco imbarazzo: sono Virgil Tibbs (Sidney Poitier), ispettore della polizia federale di Filadelfia. La vedova della vittima, la signora Colbert (Lee Grant), visto che il piedipiatti locale non combina nulla, chiede che sia proprio quello foresto a guidare le indagini. Ma l'altro non intende farsi pestare i piedi dal primo venuto.

Di un irritante color cioccolato, per di più. Cinque, probabilmente esagerati, Oscar a film, sceneggiatura, montaggio, suono e al superbo Rod Steiger. Niente al misurato Sidney Poitier, chiamato con disprezzo negro per tutto il tempo.

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