Cultura e Spettacoli

Gianni Morandi torna a casa. Dimesso ​dall’ospedale dopo le ustioni

Dopo il grave incidente dell'11 marzo scorso, il cantante è stato dimesso dal Centro Grandi Ustionati di Cesena. L'artista ora dovrà affrontare una lunga riabilitazione alla mano destra

Gianni Morandi torna a casa. Dimesso ​dall’ospedale dopo le ustioni

Ha trascorso l'ultimo mese circondato da dottori, infermieri e pazienti che, come lui, stavano affrontando una dura battaglia. Una seconda famiglia che oggi Gianni Morandi ha salutato per fare ritorno a casa. Il cantante è stato infatti dimesso dall'ospedale Bufalini di Cesena a quasi un mese di distanza dal brutto incidente, che lo ha visto cadere in una buca all'interno della quale stavano bruciando sterpaglie.

"Vita in te ci credo", ha scritto nelle storie della sua pagina Instagram, mentre si mostra intento a farsi la barba. Un gesto semplice per svelare che qualcosa di bello stava accadendo. Il lento ritorno alla normalità fuori dal Centro Grandi Ustionati dove era ricoverato dallo scorso 11 marzo. Gianni Morandi è tornato nella sua casa a San Lazzaro di Savena, dove porterà avanti le cure per le gravi ustioni riportate a mani, gambe e schiena. Davanti a sé lo attendono settimane di riabilitazione per tornare ad utilizzare la mano destra, la più colpita dall'incidente di cui è stato vittima il cantautore: "È piuttosto debole, dovrò fare molta fisioterapia, ci vorrà del tempo. Bisogna ridarle vitalità".

"Entro una decina di giorni dovrebbero dimettermi", aveva svelato Gianni Morandi al Resto del Carlino nella prima intervista rilasciata dal quel brutto 11 marzo. Invece le dimissioni dall'ospedale di Cesena sono arrivate con largo anticipo viste le "buone condizioni" di salute dell'artista, che già pochi giorni prima di Pasqua aveva mostrato la mano sinistra senza le bende. Nella lunga chiacchierata fatta con il quotidiano bolognese, Gianni Morandi ha raccontato di aver riportato ustioni sul 15% del corpo con bruciature di secondo e terzo grado "a tutte e due le mani, alle ginocchia, un po' al gluteo, poi una bruciatura nella schiena e nell’orecchio". Ferite estremamente dolorose per le quali era costretto alla sedazione quotidiana per sottoporsi alle medicazioni.

Sono state proprio le sue mani e la grande forza di volontà a salvarlo dall'incidente avvenuto nel parco della sua casa nella campagna bolognese. "Spingevo dentro una buca un tronco che pensavo facesse resistenza e mi sono ritrovato in mezzo alle braci con le fiamme intorno. Una cosa tremenda. Mi sono attaccato con le mani a un ramo che bruciava pur di saltare fuori da lì. Ma ho salvato la vita e la faccia.

Qualcuno mi ha guardato dal cielo, ne sono convinto", aveva raccontato Morandi.

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