Grammy 2018: Kesha commuove con la performance anti-molestie

L'esibizione di Kesha ai Grammy 2018 è stata un manifesto contro le molestie sessuali: una performance, con altre artiste della musica, nata dalle proprie esperienze personali

Grammy 2018: Kesha commuove con la performance anti-molestie

I Grammy 2018 si tingono di bianco contro le molestie sessuali. Non solo quello delle rose e dei polsini sfoggiati dalle artiste in favore dei movimenti #MeeToo e "Time's Up". La cantante Kesha, ad esempio, ha fatto di più.

Sul palco dello spettacolo, con un tailleur bianco, Kesha ha infatti cantato il suo singolo "Praying", una vera e propria preghiera per tutte le donne vittime di molestie e di violenza sessuale. A condividere con lei il palcoscenico un nutrito gruppo di artiste rigorosamente in bianco: Cyndi Lauper, Camila Cabello, Andra Day, Julia Michaels, Bebe Rexha e il Resistance Revival Chorus.

Dopo lo spettacolo, come racconta la Cnn, Kesha ha anche riportato su Twitter un verso del suo brano. "Dopo tutto quello che avete fatto, posso ringraziarvi per come sia diventata forte - ha scritto la popstar - Grazie alla Recording Academy (che conferisce i Grammy, ndr), alle donne sul palco con me stasera e a tutti coloro che mi hanno supportata nell'intero viaggio".

Il viaggio di Kesha è una metafora. L'artista ha denunciato nel 2014 il suo produttore, Dr. Luke, accusandolo di averla drogata, di aver abusato emotivamente di lei e di aver perpetrato molestie sessuali.

La sua è stata una lunga battaglia legale, con molte popstar pronte a schierarsi in suo favore.

E il fatto che il sistema del mondo dello spettacolo abbia ultimamente scoperto molte situazioni critiche fa comprendere come, in effetti, queste artiste vogliano scardinare il sistema dalle fondamenta.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica