Harry e Meghan, prima uscita pubblica in Florida

È stata la Florida il teatro della prima apparizione pubblica di Harry e Meghan dopo l’abbandono della royal family e in questa occasione il principe Harry ha parlato della difficoltà nel superare la morte di Lady Diana e dell’inevitabilità della Megxit

Harry e Meghan, prima uscita pubblica in Florida

La Florida è stata lo scenario della prima uscita pubblica di Harry e Meghan dopo la Megxit e il loro successivo trasferimento in Canada. Lo scorso 6 febbraio il principe ha tenuto un discorso all’Alternative Investment Summit, un meeting organizzato a South Beach (Miami) dalla multinazionale JP Morgan. Durante l’evento il duca di Sussex ha raccontato molto di sé, del suo passato e delle sue decisioni più recenti, senza nascondere fragilità e debolezze di fronte a una platea gremita, tra cui spiccavano celebri nomi come quello di Bill Gates e Jennifer Lopez.

Come riporta il New York Post Harry ha parlato della difficoltà di superare la morte di Lady Diana e della conseguente terapia psicologica, inserendo il trauma del lutto in un discorso più ampio e relativo alla salute mentale. Il duca ha affrontato anche la questione dell’addio alla royal family. Al New York Post una fonte ha raccontato: “Harry ha anche toccato il tema della Megxit, dicendo che è stata una decisione molto difficile per lui e per la moglie, ma che non ha alcun rimpianto per aver lasciato il suo posto da membro principale della famiglia reale perché questo gli permette di proteggere la sua famiglia. Non vuole che Meghan e il piccolo Archie passino quello che ha passato lui quando era un bambino”.

Harry e Meghan sarebbero arrivati scortati da uomini della security, ma la duchessa non avrebbe fatto alcun discorso. Il Daily Mail, però, ci dice che dal palco Meghan avrebbe presentato suo marito parlando “dell’amore che prova per lui”. Sembra anche che la presenza dei duchi non fosse stata annunciata, forse per evitare il clamore mediatico. I tabloid sostengono che Harry e Meghan abbiano alloggiato nella casa dell’amica Serena Williams, ma non è ancora chiaro se l’intervento del principe sia stato retribuito o meno.

Sappiamo che Harry e Meghan cercano non solo la privacy e una vita tranquilla, ma anche l’indipendenza economica. Dunque non sarebbe strano ipotizzare che il duca di Sussex abbia ricevuto un compenso per il suo discorso, ma finora non vi è stata alcuna conferma in merito. Secondo gli esperti un intervento di Harry e Meghan potrebbe valere tra i 500mila e il milione di dollari. Il magazine Hello sostiene che la coppia sia stata invitata perfino alla notte degli Oscar 2020 ma, pur dichiarandosi onorata, avrebbe declinato l’invito.

Non sappiamo neanche come Harry e Meghan siano arrivati in Florida. Pare che la JP Morgan abbia messo a disposizione un aereo privato e se questo fosse vero potrebbe innescare di nuovo le polemiche sull’uso dei velivoli definiti “inquinanti” che hanno già travolto i duchi nell’estate del 2019. Il Sun svela che Harry e Meghan avrebbero preso il volo privato dall’aeroporto di Vancouver alle 12.10 di giovedì 6 febbraio e sarebbe atterrato a Palm Beach alle 8.03 di sera.

Durante il discorso ai banchieri a South Beach il principe si è soffermato su un tema a lui molto caro, quello della salute mentale. Un argomento che anche Kate e William hanno sempre avuto a cuore. Quando i quattro erano ancora un gruppo in apparenza affiatato hanno sostenuto molte iniziative per promuovere il benessere psicologico delle persone, in particolare dei più giovani. La questione tocca il principe Harry in modo particolare. Lui stesso raccontò al Telegraph, in occasione del ventesimo anniversario dalla morte di Lady Diana, di aver vissuto un periodo di “caos totale” dopo la morte della madre e di essere riuscito a chiedere aiuto solo grazie all’appoggio del fratello William.

Harry rivelò: “Il mio modo di reagire fu nascondere la testa nella sabbia, rifiutare anche solo di pensare alla mamma. Perché ti può aiutare? Ti fa solo stare male, non la riporta indietro”. Il principe raccontò di aver finto di stare bene e che solo una terapia adeguata durata sette anni e la boxe lo hanno aiutato a ritrovare la serenità.

A tal proposito dichiarò: “Tutti dicevano che la boxe mi avrebbe fatto bene ed è davvero utile per sfogare l’aggressività. Mi ha davvero salvato, perché stavo sempre per picchiare qualcuno. E poter picchiare qualcuno con i guantoni è certamente più facile”.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica