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Harry Potter e il principe mezzosangue? "Il film peggiore della saga"

Sesto capitolo della saga dedicato al maghetto nato dalla penna di J.K. Rowling, Harry Potter e il principe mezzosangue è una trasposizione che sembra aver mancato il punto centrale della storia

Harry Potter e il principe mezzosangue? "Il film peggiore della saga"

Harry Potter e il principe mezzosangue è il sesto capitolo della saga cinematografica dedicata al mago inventato da J.K. Rowling che andrà in onda questa sera alle 21.22 su Italia 1. Continua infatti la maratona che il canale Mediaset ha dedicato ad Harry Potter: maratona che ha subìto uno stop durante la settimana del festival di Sanremo.

Harry Potter e il principe mezzosangue, la trama

Ormai nessuno può far finta di non sapere che l'impensabile è avvenuto: Lord Voldemort (Ralph Fiennes), il terribile mago oscuro che minaccia la pace del mondo magico è davvero tornato. Dopo aver subito lo scherno di compagni, le punizioni fisiche della professoressa Umbridge e la morte del suo padrino Sirius, Harry (Daniel Radcliffe) sa almeno che ora nessuno potrà dargli più del bugiardo. Mentre il mago oscuro rimane nascosto, cercando di mettere a punto la strategia che gli ridarà tutto il suo potere, Harry affronta con Ron (Rupert Grint) e Hermione (Emma Watson) il sesto anno nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, con dei cambiamenti che accendono nel ragazzo dei sospetti.

Il professor Piton (Alan Rickman) ha finalmente ottenuto la cattedra di Difesa contro le arti oscure, mentre il nuovo arrivato, Horace Lumacorno, si appresta a insegnare Pozioni. La materia, di solito ostica per Harry, si trasforma nel suo cavallo di battaglia quando, in un armadietto, trova un vecchio libro scolastico con delle formule che lo aiutano ad essere il primo della classe. Harry, però, ha molte preoccupazioni. Da una parte non riesce a gestire i nuovi sentimenti che ha iniziato a provare per la sorella di Ron. Dall'altra è convinto che l'acerrimo nemico Draco Malfoy (Tom Felton) stia tramando nell'ombra per compiere qualche gesto oscuro al servizio di Voldemort.

Perché il sesto capitolo è il film peggiore?

Harry Potter e il principe mezzosangue è ritenuto, dalla quasi totalità dei fan, il peggiore film della saga cinematografica e la peggiore trasposizione fatta dai libri di J.K. Rowling. A creare questa sensazione è soprattutto la disparità creatasi tra le aspettative e le scene del libro e il modo in cui il film le ha trasposte, tagliate o modificate. Uno dei problemi maggiori di Harry Potter e il principe mezzosangue è il modo in cui è stato trattato il personaggio di Lord Voldemort. Nel sesto libro della saga il personaggio di Albus Silente si prende il suo tempo per presentare la storia di Voldemort e spiegare così il suo innato odio per l'umanità e per le sue origini "babbane". Il background di Voldemort è fondamentale perché serve a dare tridimensionalità a un personaggio che, fino a quel momento, era stato presentato solo come il volto del male, un antagonista bidimensionale che non avrebbe potuto avere il successo che ha avuto se non fosse stato proprio per la costruzione del personaggio avvenuta durante gli incontri tra Silente e Harry.

Nel film, al contrario di quanto avviene nel libro, queste ricostruzioni sono lacunose nel migliore dei casi o, peggio ancora, sono del tutto assenti. Tutto il passato di Voldemort - dai soprusi subiti dalla madre, fino agli anni ad Hogwarts - vengono in qualche modo schiacciati in una storia superficiale e fine a se stessa, che finisce col presentare il Signore Oscuro come l'ennesimo cattivo ambizioso che non ha spessore e non ha passato. Inoltre, come illustra bene il Time, J.K. Rowling ha dato una storia e un significato ad ogni Horcrux che Harry Potter deve trovare e distruggere per rendere vulnerabile il suo nemico. Storie che, nei libri, vengono spiegate proprio ne Il principe mezzosangue, ma che nel film non trovano affatto spazio. Questo ha fatto sì che nelle pellicole successive ci sono dei buchi di trama che sono riempiti solo dal fatto che la maggior parte dei fan ha letto anche i libri e sa perché Voldemort ha scelto determinati oggetti al posto di altri per nascondervi un Horcrux e, quindi, una parte della propria umanità.

Un altro problema di Harry Potter e il principe mezzosangue è il fatto che, sebbene si sia scelto di rinunciare ad alcune scene fondamentali - come quelle, appunto, sul passato e le origini di Voldemort -, se ne sono aggiunte altre che non avevano un vero e proprio scopo all'interno del film. Un esempio su tutti è quello della scena iniziale, in cui Harry si trova in una caffetteria a leggere La gazzetta del profeta - il quotidiano magico per eccellenza - in un locale pieno di umani, senza nemmeno preoccuparsi di nascondere un po' le immagini in movimento tipiche dei giornali magici.

Tutta questa scena è inoltre arricchita da un flirt con una cameriera che è del tutto inutile, realizzata con fare quasi distratto tanto per mettere qualcosa di nuovo, senza soffermarsi a pensare se fosse utile o meno per lo svolgimento della trama. C'è anche un'altra scena che i fan non hanno perdonato al sesto capitolo della saga di Harry Potter, ed è quella in cui viene dato fuoco alla Tana, la casa di Ron che per Harry ha sempre rappresentato un luogo sicuro, una seconda casa dopo Hogwarts.

Sebbene sia evidente che lo scopo fosse quello di realizzare una scena visivamente potente che potesse in qualche modo simboleggiare la distruzione del mondo magico per come lo si è conosciuto fino a quel momento, la distruzione di casa Weasley è solo un ricatto emotivo, una crudeltà gratuita messa in bella mostra nella speranza di commuovere gli spettatori che, al contrario, ne sono rimasti infastiditi.

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