Paolo GiordanoIl titolo del nuovo disco glielo si legge in volto: Vivere a colori. Alessandra Amoroso torna dopo due anni e mezzo con quattordici brani che sono un cambio di marcia rispetto al passato: più ritmo, più varietà nei suoni. E, soprattutto, più aderenza a quello che è sempre stata, ossia impetuosa e solare. «Benvenuti in questo mondo fatto di colori» ha subito detto lei presentando il disco prima con le parole e poi con un mini show di fronte a un pubblico scatenato. «Ho voglia di ricominciare, ogni album è una sorta di ripartenza» è lo slogan della nuova avventura. Con una premessa: in questi due anni Alessandra Amoroso si è preparata a incrociare il pubblico sudamericano incidendo il suo primo disco in spagnolo, imparando la lingua e incontrando dappertutto pubblico e stampa.In fondo, cara Alessandra, lei ha le physique du rôle per il pubblico latinoamericano.«Io ci provo con quel pubblico e credo che abbiamo tanta reciproca voglia di conoscerci. I messicani ad esempio sono amorevoli, là ti saluti dandoti un bacio e non stringendoti la mano, quasi a voler annullare ogni distanza. E io mi sento molto vicino a loro».Forse Vivere a colori è anche il disco giusto per farsi conoscere un po' di più anche là.«Queste canzoni sono il mio invito alla positività».Molti la criticano perché tende a commuoversi e a piangere spesso anche in pubblico.«Sì sento tante battute. Ma forse ci dimentichiamo che il pianto è una cosa bella, è un modo di mettersi a nudo con il prossimo. E io non ho paura di far vedere chi sono».L'invito a Vivere a colori è la reazione dopo la paura per l'intervento (riuscito) alle corde vocali?«Ho avuto tanta paura, in effetti. Temevo di perdere il mio timbro vocale, quel timbro che spesso ho odiato ma che ho tenuto di non risentire più. Per fortuna tutto è ritornato come prima. Ma adesso starò più attenta a tenere sotto controllo questo mio strumento: in passato l'ho trascurato troppo».Nel disco tanti autori importanti hanno firmato le sue canzoni.«Sì, Elisa ha composto Comunque andare e Vivere a colori: lei è una persona molto spiritosa».E poi?«Federico Zampaglione dei Tiromancino mi ha dato Nel tuo disordine che mi ricorda molto le atmosfere di Mina e Battisti, Tiziano Ferro firma La vita in un anno. Ma poi in scaletta ci sono anche canzoni di Federica Camba e Daniele Coro, di Cheope, Faini, Abbate e Casalino. Insomma, un disco molto colorato».Ma perché non ha mai partecipato in gara al Festival di Sanremo?«Perché i miei tempi non coincidevano mai. Ma ho promesso a mia mamma che ci andrò».
Allora magari farà la coach ad Amici?«No, non mi sento ancora pronta a insegnare, voglio ancora imparare».Quindi la rivedremo solo dal vivo.«Sì con F&P Group stiamo organizzando due concerti: il 27 al Palalottomatica di Roma e il 30 a Milano. La mia big family si ritroverà lì».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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