I Soliti Idioti e quella parolaccia di troppo nel Festival della tradizione

Il duo di Mtv non è nuovo al palco dell'Ariston: nel 2012, invitati come ospiti da Gianni Morandi, fecero infuriare la comunità gay

I Soliti Idioti e quella parolaccia di troppo nel Festival della tradizione

Una parolaccia è scappata. E si è sentita. Nel festival della "tradizione" arriva una parolina di troppo. Ma da Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, aka I Soliti Idioti, c'era da aspettarselo. I due attori e comici non sono certo dei cantanti di professione, eppure, sono nella rosa dei 20 Big del Sanremo capitanato da Carlo Conti. Il duo di Mtv, con indosso una simpatica uniforme che ricordava molto quelle dei domatori del circo, hanno cantato un brano dal titolo "Vita di Inferno", che inizialmente era stato concepito per la colonna sonora del loro prossimo film.

Ma I Soliti Idioti non sono nuovi al palco dell'Ariston. Nel 2012, quando furono invitati come ospiti dall'allora "padrone di casa" Gianni Morandi, fecero infuriare la comunità gay che, addirittura, pretese le scuse formali di viale Mazzini. Non andò giù la performance firmata dai divertenti e Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio.

Troppo poco politically correct? Troppo irriverenti e schiette? "I gay sono come donne senza il ciclo mestruale", scherzavano i Soliti idioti sul palco dell'Ariston incassando le risate e gli applausi dei presenti.

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