I toni jazzati e delicati della Molinari

Antonio LodettiÈ nota soprattutto per le sue due partecipazioni al festival di Sanremo. La prima nella categoria «Giovani», nel 2009, con il brano Egocentrica; la seconda nel 2013, in duo con il popolare e modaiolo jazzman di New York Peter Cincotti con il pezzo La felicità.La coppia con Cincotti ha esaltato la dimensione jazz del delicato canto di Simona Molinari, che prima ha messo in piedi uno spettacolo dedicato a Ella Fitzgerald, e ora pubblica l'album Casa mia in cui rivisita alcuni standard di jazz e dintorni. «Ho voluto intitolare il disco Casa mia perché il jazz è sempre stato il mio ambito naturale, la musica con cui sono cresciuta da bambina. È stata dura scegliere i brani perchè nel mio cuore ce ne sono talmente tanti da necessitare parecchi album. Ricordo che a 10 anni mi innamorai di Ella Fitzgerald o di canzoni meravigliose come Mr. Paganini e dei divertenti virtuosismi di A Tisket a Tasket, quelle stesse canzoni che ancora oggi amo cantare». Le sue radici musicali sono raffinate e complesse. «A 8 anni ho cominciato a studiare canto lirico, canto jazz e canto pop e poi ho sviluppato il mio stile personale. Non canto con vocalità prettamente jazzistica ma con toni a cavallo tra pop e jazz, questa è la mia cifra espressiva». Per rendere ancora più variegato il suo percorso sonoro la Molinari si è fatta accompagnare dalla Roma Sinfonietta di Ennio Morricone. «Anzichè una big band ho scelto di utilizzare una orchestra sinfonica. Con una big band mi sembrava di scimiottare troppo gli americani; la nostra tradizione invece è fatta di orchestre sinfoniche, e mi è sembrato giusto unire alla musica americana un tocco, originale, di italianità». Nell'album spicca il singolo Smoke Gets In Your Eyes, che prima di diventare un classico dei Platters ha impreziosito il reopertorio jazzy. «Di questo brano amo la versione drammatica di Dinah Washington. È una melodia stupenda che, nonostante i mille arrangiamenti, rimane senza tempo».

Simona Molinari è particolarmente coinvolta dal progetto casa mia; ha rinunciato a candidarsi al festival per buttarsi a capofitto nella tournée, che ha avuto un'anteprima a L'Aquila il 18 dicembre con il suo trio e un quartetto d'archi e che proseguirà per parecchi mesi girando tutta Italia, «sperando di organizzare concerti con orchestre diverse, provenienti da ogni regione che visiterò».

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